sabato 29 giugno 2024

Lo Sganassone

Ho ascoltato l'intervista (inginocchiata)a tre reti unificate, che Mediaset ha compilato per Marina Berlusconi. Tono e temi erano studiati per mandare messaggi all'interno della coalizione. La destinataria non poteva essere che la Meloni. Impossibile pensare alla Schlein, nonostante rimarcasse la precisa volontà di allargare il centro politico, invitando i due gemelli falliti. All'astuta intelligenza di Dagospia il progetto era troppo invitante per scagliare uno Sganassone alla Premier ed un buffetto a Taiani. L'invito della vera erede del Cavaliere è sfacciato nella sua esplicita richiesta. Mentre la segretaria eletta dai grillini, condotta per ditino da Franceschini, si accosta pericolosamente all'antagonismo più violento, rimane nel centro liberale, una forte e determinante presenza, senza comando. Il fallimento dei due boriosetti era prevedibile, ci stiamo spostando verso una radicalizzazione e semplificazione delle preferenze. Molto difficile però costruire un centro permanente d'attrazione. Forza Italia c'è. Rimangono godibili, come sempre, le conclusioni di Dagospia. Nell'intervista riesce a vedere "sganassoni" ai compari di coalizione e messaggi cifrati, non certo un invito ad allargare i confini del Partito, inventato dal padre, ma sopratutto una concorrenza ai democratici, forse più convincente. La Marina si è collocata più vicina alla sinistra sui sui diritti lgbt. Niente di sconvolgente, il padre lo aveva ha dimostrato su tanti campi e letti.
massimo lugaresi