venerdì 29 novembre 2024
Canone Televisivo
Toccami tutto, non il canone. Piccola burrasca in Commissione, cosa diversa dall'aula parlamentare, tra i discepoli del berlusconismo, costretto a concedere la procura a Taiani di leader delle necessità Mediaset. Le tre componenti principali della maggioranza Meloni, ogni tanto devono mostrare una pallida autonomia di pensiero ed azione. Il più necessitante è Salvini che ha visto assottigliarsi il tesoro elettorale accumulato come partito di lotta, particolarmente nordista. Governare. lo dimostrano i grillini, è un'altra cosa. La Meloni è nata imparata. Gli inciuci con il Cavaliere, padrone ed inventore delle reti televisive private, ci sono sono sempre stati, al punto che un "bagnino" dell'informazione ha ancora il monopolio televisivo. Le tre reti nazionali devono, semel in giorno, riprendere il segretario F.F. In verità, il Cavaliere aveva sempre assunto, come fece con il Milan, i migliori scappati, dalle case socialiste e democristiane e perfino qualche comunista, con pedigree notevole. Possedere la metà (abbondante) dell'informazione televisiva, permette tante cose, tra le quali bilanci miliardari. Diminuire, senza cancellare, il canone televisivo, è quasi un attentato, ma significa avvisare i padroni dell'etere, che è il "pubblico" che comanda. Storia che si ripete, canoni demaniali e televisivi. Stessa storia, con fine diversa.