domenica 10 novembre 2024

La Sconfitta

Si avverano le peggiori previsioni per gli attori americani e (naturalmente) per quelli del mondo rovesciato. Putin ha già iniziato i colloqui, mai interrotti, con Trump. Mentre i nostri giornaloni inviano allarmi per i dazi che Donaldone applicherà ai prodotti antipatici ai nostri padroni. La serie è lunga e tra i colpiti ci sarà sicuramente Elkann, un personaggio che sembra interpretare la parte del nemico di tutti. Se trovasse un sano acquirente per la Juve potrebbe anche ritirarsi nella sua Olanda fiscale. Invece Mario Lavia di Linkiesta, continua il ruolo di sodale compagno di sventure elettorali della corrente Schlein ed avverte che il cambio presidenziale alla Casa Bianca può portare ad un armistizio in Ucraina. Cade anche il poderoso castello di aiuti al comico vestito da guerriero. Dispiace soprattutto per Crosetto, aveva preso gusto nell'interpretare il ministro della nostra difesa. Da chi? La Meloni, nata imparata, non si farà cogliere impreparata. Difficile da sopportare il miscuglio politico che si è instaurato in Italia, meno in Europa. Colpa del doppiogiochismo del partito democratico, presente con facce diverse. La pace in Ucraina significa un'altra sconfitta per l'occidente della Nato, spinta dai padroni americani. L'altro problema/dramma è la fine di Netan e del suo prepotente governo. Un aspetto più difficile da manovrare anche per Trump. Eppur qualcosa si muove. Linkiesta non dimette il lutto per il risultato delle elezioni vinte dal  popolo americano, afro compresi. Sconfitta bruciante che pone fine ad una propaganda offensiva anche per modeste intelligenze. I giornaloni si sono prestati, per le storiche vicinanze agli ambienti ebraici, al gioco delle previsioni che dovevano indirizzare il voto. La tragica Pulizia della Striscia, non ancora terminata, ha provocato ripercussioni, anche nel tifo calcistico. Netan ha mandato due aerei per portare a casa i tifosi aggrediti. La prossima volta? 
massimo lugaresi