massimo lugaresi
martedì 12 novembre 2024
Corriere della Sera
Il Corriere della Sera, giornalone per eccellenza, anche senza lettori, mostra autorevolezza solo per democratici sconsolati. Dagospia condivide i cocci del vecchio regime. Non poteva mancare l'autorevole opinione sul successo trumpiano e le conseguenze per noi, sudditi atlantici. Si chiude la guerra su procura in Ucraina. Lo ha sempre affermato il Tycoon e sembra confermarlo, proponendo di "congelare" il conflitto, seguendo l'attuale situazione bellica. Trump ha annunciato che chiuderà la guerra in 24 ore. Affermazione credibile del presidente meno guerrafondaio. I più, sono stati democratici, con Obama, nobel per la pace, in testa. Congelare il conflitto, lasciando ai russi le zone (filorusse) occupate, consegnate alle truppe Onu. Per almeno 20 anni l'Ucraina, cambiato il comico, non entrerà nella Nato. Allora cosa significano migliaia di morti e miliardi gettati al vento delle bombe? Un'altra manifestazione d'arroganza e la stupidità dei discepoli. Crosetto cosa dice? La Meloni, nata imparata, si è già adeguata. Naturalmente l'Ucraina e Zelinsky escono cornuti e mazziati. Soluzione che solo Trump può proporre, intascando l'avvallo di Putin. Rimane l'altro pericoloso incendio bellico. Anche quello spegnibile solo dai vigili americani. Intanto è ricomparso il profondo odio per l'ebraismo. Prevedibile anche per La 7. I massacri di Hamas e quelli centuplicati di Netan, hanno prodotto una facile ripercussione. Il calcio è stato il palcoscenico ideale. Trascorsi pochi giorni dalla vittoria elettorale di Donald Trump e già il conflitto russo-ucraino diventa tema incandescente. Una delle ragioni, non secondaria, della stravittoria. Il Corrierone usa subito la malizia che trasuda in quel campo ostile. La mossa di Putin "indebolirebbe" il mandato di cattura emesso contro il presidente russo dal Tribunale internazionale dell’Aja e (aggiungo) la stupidità delle sanzioni che hanno indebolito i committenti. L’Europa si divide fra le posizioni filorusse di Viktor Orbán e pro ucraine di Emmanuel Macron. La Meloni sta nel mezzo. In medium stat virtus e fiamma.