massimo lugaresi
lunedì 18 novembre 2024
I Compiti Divisi
Repubblica e Domani pubblicano per l'opposizione, guidata (?) dalla Schlein, truppe d'assalto a scandali e gossip, alle volte, veri. La Stampa controlla il ministero degli esteri, con particolare predilezione per Netan e totale avversione per la Russia di Putin. Il Corrierone di Milano, metropoli ormai a livelli insostenibili per delinquenza assortita e da sbarco, gode ancora della funzione di massima espressione delle verità, di parte. Compilata la brevissima ouverture per giustificare l'ennesimo articolo contro una visione della sinistra che porta alla disfatta totale. La stravittoria di Trump non è stata una sorpresa, fondi d'investimento e scommesse, da tempo lo davano vincitore. Eppure le gemelle informative di Elkann non cessavano di "prevedere" quello che volevano accadesse. Trump è considerato (giustamente) dai democratici woke e normali, il peggiore dei nemici. Fatte le dovute distinzioni, succede in Italia con La Lega Salvini, anche in dimensioni elettorali, vicine ai post berlusconiani. Ogni tanto, come i pantaloni a zampa, ritorna di moda Mario Draghi, dopo avere frequentato banche e (tutti) i partiti italiani, indossa abiti europei, sponsorizzando l'ennesimo piano. Chi lo indossa fallisce. Non si capisce da quale pulpito o ruolo pontifichi ancora. L'Europa può negoziare con Trump, (non ci eravamo arrivati) però con una voce sola (la sua). Garantisce il livello di spesa bellica per la difesa (da chi?) ed abbattere i dazi che "America great again" potrebbe applicare. L'Europa mostra forza ed unità d'intenti al punto di non riuscire a nominare Fito, colpito dai veti dei piddini, mescolati in tutte le salse dell'opposizione. Il "non riuscito" presidente della nostra repubblica, esce con una strana invocazione, buona per tutte le sue stagioni: la democrazia è l'unica strada, il tempo della tecnocrazia è finito. Ci sarà qualcuno che illuminerà l'epitaffio dedicato al nostro paese. Dimenticavo: parlava al World Business Forum a Milano. Notorio centro sociale. Cosa succederà all’Europa con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca? Quello che è sempre successo con il padrone a stelle e strisce. Abbiamo foraggiato una guerra che non ci toccava nemmeno di sbriscio, applicato diligentemente sanzioni autolesioniste i cui effetti si sentiranno per anni, chiusi i migliori mercati d'esportazione dei nostri prodotti, per gioire al suono di una pace voluta da Donaldone? Tutto ritorna come era prima, mancano migliaia di morti da ambo le parti e distruzioni assurde. Per eleggere Trump? Non so ancora quale possa essere la ripercussione sui prossimi voti. Spero fortissima.