venerdì 23 luglio 2010

La Grande Farsa

Nella Grande Farsa Hera nata per diminuire i costi e migliorare la qualità dei servizi si sono preoccupati solo delle aziende di proprietà degli enti locali, aumentando a dismisura i vantaggi ed inventando valori patrimoniali infinitamente più alti. Ipotizzando un'azienda per la raccolta rifiuti composta da una sede con 100 mezzi piccoli e grandi, il suo valore può essere di qualche milione, se invece viene valutata e ceduta per 50/60 milioni è chiaro che stiamo barando il gioco. Nei fatti si è prodotto un aumento esponenziale dei costi e relative tariffe per la raccolta, senza alcuna attinenza con la realtà, abbiamo l'impressione che siano addirittura diminuiti, da quando vediamo al posto dei vecchi spazzini una serie  di cooperative, che viaggiano a mille rispetto alle cadenze passate. Un albergo di 30 camere paga circa diecimila euro all'anno, lavora cento giorni, quest'anno ottanta, con una semplice divisione la gabella immondizia grava per 100 euro al giorno, ammesso che ne produca un quintale al giorno, dividendo ancora, il costo è un euro al kg, il triplo rispetto a chi produce latte o grano. Conoscendo i polli bolognesi inventori del giochino, diranno che oltre alla raccolta occorre smaltire, sapete cosa costa lo smaltimento a Sogliano? Quattro euro alla tonnellata, 4 centesimo al chilo, non per caso in Italia tutti si cimentano a fare i grandi manger nei servizi mentre la campagna sta morendo. Proponiamo che la raccolta sia appaltata per zone dove servono tre mezzi al massimo, non creando concentrazioni ed ulteriori monopoli, si può iniziare da subito, si libereranno famiglie ed imprese da gravami assurdi, siamo sicuri che dai diecimila si passerebbe a cifre molto più corrette, non superiori a mille. La Rinaldis è preoccupata per il Palas.