giovedì 8 luglio 2010

Matti

Ogni tanto giornali, consiglieri e piccoli protagonisti si dilettano a parlare della Zona Sud, è il turno del Sottopasso di Via Portofino. Cercano un titolino sui giornali di casa senza analizzare i problemi per la paura di scoprire che hanno le medesimi origini, siamo una Città fuori mercato, le invenzioni non pagano più. Discussioni eterne, assemblee, polemiche, consigli comunali per ferragosto, il fallimento Murri e Città delle Colonie non suscita nemmeno un rigo di commento. Onorevole Pini, sono esempi ancora viventi degli inciuci riminesi, analizzi i presunti esecutori, capirebbe quasi tutto di una Città che sembra abbiate intenzione di conquistare. Il promesso rilancio di un'intera area con la Novarese volano del benessere, altro luogo d'eccellenza abortito, della Murri ci vergognamo perfino a parlarne, cari giornalisti non sono passati i soliti 30 anni da questi avvenimenti, nessuno di voi è curioso per natura o vocazione, non possiamo chiederlo ai consiglieri della zona, sono ancora impegnati nella trascrizione del Piano Spiaggia, ci sono i refusi come nel governo. Erano tutti momenti che dovevano trovare entusiasta collocazione nel Piano Strategico, a Forli sarebbero stati discussi in altri luoghi. I fenomeni che abbiamo esportato a Bologna, segnale inequivocabile della decadenza felsinea, hanno teorizzato un consociativismo che è declinazione politica per nascondere la vecchia speculazione, solo un potere come il nostro poteva inventare simili cazzate e votarle bipartisan. Quando questi fenomeni parlano ai cittadini, citano cultura, radici, indentità, fate una passeggiata sui lungomari vedrete che un negozio su due è in mano ad asiatici, è facile profezia che l'andazzo si riverberi su altri settori, la nostra analisi è solo economica e molto spicciola, perchè a Riccione le attività sono gestite da indigeni doc? Anche un genio della Notte Rosa capirà che nella Perla il Sistema funziona, Pironi in un anno ha compiuto più inaugurazioni degli undici ed inutili anni ravaiolani, le attività hanno buoni riscontri, non vengono cedute. Sentir parlare dell'ultima patacata definita riorganizzazione del Lungomare di Miramare, con gli sciocchini del villaggio che tengono bordone, sembra che la pazzia diventi normalità, i Matti siamo Noi.