martedì 13 luglio 2010

Rituale

Con l'elezione della Emma si è forse consumato l'ultimo rituale previsto nel Patto Gnassi-Melucci, dopo la nomina del giovane Gobbi, altro ferroviere prestato alla politica e tolto dai binari. Una scelta, quella, fuori logica, lontana dalla piccola storia riminese, il rinnovamento consegnato nelle mani di un personaggio che ha sempre interpretato la politica come miscuglio di furbizie ed apparentamenti personali, cambiati senza esitazioni o rossori. I suoi cambi di rotaia, da Chicchi, nemico giurato di Ravaioli& Melucci a Gnassi con l'obbligo di difendere la Giunta, segnano il cammino degli ultimi dieci anni. Leggete il suo breviario per eleggere il Candidato del centrosinistra, mescola bagni di sangue con promesse, una coalizione popolata dai Casadei, programmi ripescati dall'oblio, l'importante è onorare l'ultima riga del Patto: Gnassi. Un segretario dovrebbe partire dallo Statuto che sembra esserci, se poi volesse metterci del suo, pensare quale possa essere il candidato con meno possibilità di perdere. Gnassi ha corso da solo verso la Segreteria intascando il 55% dei consensi, ha rotto con pezzi importanti delle componente cattolica che non si chiamano Marchioni, ha chiuso il Partito da due anni al minimo confronto, sposando acricritamente l'impostazione della Giunta Melucci ed eliminando la possibilità di presentarsi come il salvatore della notte. Il comportamento snobbistico dettato forse dalla consapevolezza che non avere mai fatto un ca..non è un bel viatico in mezzo alla gente, le rotture insanabili con personaggi come Pazzaglia, unica possibilità di ricucire con una sinistra che non sia Mangianti e quelle più pericolose con Vichi-Bonadonna basterebbero in consessi politici che non siano democrat a pensare ad una scelta diversa, aspettiamo la busta con il nome che arriverà da Cna e Lega, non giocano mai per perdere.