domenica 26 settembre 2010

Amanuensi

Parola difficile, ma efficace. I nostri locali amanuensi Vitali e Ravaioli  - dal latino  “amanuensis”, “servus a manu” (servo che copia a mano) – han preso carta e penna per scrivere al  Governo centrale:  “…o sbloccate entro un mese i fondi per il TRC o li spendiamo da altre parti”. Non contenti del tono minatorio usato, insistono con: “…l’apertura di un contenzioso legale per grave inadempienza, violazione di intese sottoscritte e danno economico e sociale (!) alle popolazioni riminesi… per un’opera considerata strategica..”.(Opera strategica? I primi progetti risalgono al 1992. E' strategica un'opera già vecchia di quasi vent'anni, doppione del filobus esistente e che fa esattamente lo stesso tragitto del treno perché collega, la stazione di Rimini e quella di Riccione e in più nella stessa posizione del treno, per “soli” 100 milioni di Euro che aumenteranno molto di più del Palas? I riminesi dicono: “S e’ prim us fa un count e pu e scapa fora na cuntessa”) Ci vuole un bel coraggio ad affermarlo, finora sono stati spesi in consulenze nel TRC oltre 10 milioni di euro, invitiamo i cittadini a rileggere l’elenco dei beneficiari – persone fisiche,  studi professionali, eccetera – accostandoli ai relativi partiti di appartenenza. C’è tutta la storia della politica riminese in quel gruppo, inciuci compresi. Ricordiamo i partiti che hanno sempre difeso e sostenuto a spada tratta l’opera, Pd in prima fila e in tutte le sue trasformazioni, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologica Libertà, Rete Ecologica Riminese e piccola parte delle minoranze
Ricordiamo anche l’enorme scalpore che a Riccione fece un volantino con le foto dei politici ed i simboli dei partiti che all’epoca votarono a favore al TRC,  perché vergognarsi di un’opera “considerata strategica” come asserito dai nostri capiarea attuali? Buona parte degli stessi personaggi sono sempre presenti sulle poltrone locali, un incarico non si nega a nessuno in questi tempi di crisi.
La stessa Agenzia Mobilità, fonte di perenne passivo che i Comuni stentano sempre più a coprire, è nata proprio per “gestire” il TRC e le relative risorse.
Bene, cassiamo una volta per tutte la falsa “metropolitana di costa” e chiudiamo anche l’Agenzia ad essa collegata. Il risparmio per noi cittadini è di alcuni milioni di euro all’anno. Basta non dirottare questi ed altri fondi che si dovessero rendere disponibili per coprire i buchi sparsi per la provincia, dal Palas alla Fiera.
Abbiamo assistito depressi e costernati al dibattito che si è scatenato sul nuovo Palas “doppione e malfatto”, e ringraziamo chi ha potuto far conoscere ai cittadini la reale situazione evidenziandone anche gli inciuci. Anche il TRC è stato progettato in barba alle leggi antisismiche, in merito alle distanze, per le quali sono state fatte pericolose deroghe. E non vorremmo quindi che la storia si ripetesse per il TRC, che se realizzato creerebbe gravi rischi per la sicurezza dei cittadini.
La verità più importante però non è stata scritta dagli “amanuensi”. Il TRC non lo vuole nessuno, nemmeno i consiglieri delle maggioranze delle amministrazioni comunali di Rimini e Riccione. Il bieco ragionamento che continuano a cavalcare è questo: “Lo stato ci dà i ‘soldi’ e noi li prendiamo”. Anche se il TRC non serva a niente e nessuno.
Al riguardo i riminesi ricordano il comunicato stampa di Alleanza Nazionale del 29.01.2009 nel quale, negando accordi fra DS e AN sul TRC, si ribadiva “…al fine di evitare che la nostra Provincia rischi di perdere 53 milioni di Euro. Scusate se è poco.”
La credibilità delle attuali maggioranze è sempre più in bilico, basta vedere a Cattolica ove pende una mozione di sfiducia tutta interna al Pd, ed a Riccione, dove il Consiglio Comunale è gestito sempre più come una riunione condominiale, occorre la doppia convocazione assembleare per rappezzare uno straccio di maggioranza che non è mai esistita.
I Riminesi, memori di TRC – Murri – Stadio – Teatro Galli - Palas, avranno però la possibilità di ribellarsi a questo proliferare di “inciuci” fatti sulle loro spalle/tasche e di mandare a casa, alle prossime elezioni, questi politicanti che gestiscono il potere nel totale disinteresse del bene “della Città e dei cittadini”.

Comitato Rimini Città Unita
Comitato “No a questo TRC” di Riccione.

Rimini, 25.09.2010