mercoledì 22 settembre 2010

La Mortadella

Per favore, non offendiamo i salumieri. Ed i suini. Senza il loro sacrificio, i fragranti aromi di quel nobile salume non appagherebbero i fini palati dei consumatori. Stiamo parlando della mortadella, il cui nome deriva dal latino “murtatus”, grossa salsiccia di carne di maiale impastata con pezzetti di lardo e spezie. Saporita e profumata.
Un elegante salume che non merita di essere impastato con la politica, tantomeno con il cemento. Di questo si discuteva come al solito l’altra sera nel Consiglio Comunale riccionese, riguardo alla pratica relativa all’edificazione del Parco di Via Ticino.  Pratica scottante e dannosa che la città non vuole. Comitati, dimostrazioni, eventi non sono riusciti a fermare il cemento. In aula consiliare, solito teatrino dell’attuale maggioranza che, lacerata al suo interno, è costretta a mendicare presenze nell’altra sponda. Nemmeno la febbre a 40° è motivo valido per non presenziare al Consiglio, un paio di robuste tachipirine e via, imperterriti sulla sedia in nome del partito, usi ad obbedir tacendo. Invece le assenze tra le file della maggioranza parlano chiaro, c’è chi non voleva e non vuole perdere la faccia ed i consensi. Troppo tardi. Tutto questo non bastava, occorreva quel quid che garantisse il numero legale, venuto a mancare proprio al momento della votazione della pratica. Niente paura, c’è sempre qualcuno pronto a puntellare il Sindaco, la pratica è stata votata per il rotto della cuffia. Altro cemento è stato concesso, in generosa aggiunta. I costruttori ringraziano. I cittadini no, il verde urbano nemmeno. Ma ai nostri amministratori, una volta eletti, poco importa della volontà popolare, Trc docet. “Non c’è bisogno di quel parco, tanto i bambini della zona vanno a giocare da Don Giorgio” è stato l’illuminato commento di qualcuno della maggioranza. Al cospetto del banco salumi, non acquistiamo mortadella da basso prezzo, la qualità dell’impasto non sarebbe garantita. Come nelle urne, cerchiamo di scegliere consiglieri di qualità. Del maiale non si butta via niente, di alcuni politici invece?

Massimo Angelini
 Riccione, 21 settembre 2010