giovedì 30 settembre 2010

Braccia in Alto

Gobbi Lino allarga le braccia, dopo le parole del Segretario Provinciale del Partito di Di Pietro, meglio alzarle, prendendo atto del coro di critiche al Governo della Città. Raccontare che va tutto bene è comico oltrechè pericoloso, se ci fosse un Partito, la prima cosa da affrontare sarebbe la chiusura con il passato/presente, non concedere agli avversari altri consistenti vantaggi oltre Nud e Crud, secondo aspetto, non disperdere le forze alleate rimaste per dovere o costrizione, servono fatti autentici, i prossimi mesi con questa Giunta e Sindaco saranno un calvario democrat, sempre che il confronto rimanga sul terreno squisitamente politico, la fortuna finora li ha assistiti nella sua cecità. Non riteniamo però così scalcinato il Pd da affidarsi nelle mani di Gnassi, l'estenuante preghiera della Manuela Fabbri forse convincerà Focchi, con l'impegno di non scriverne più, l'altro Fabbri ha già vinto, lo aspetta una Fiera senza Palas, un mezzo Magnifico ma con tanti debiti. Liberarsi del passato, aiuta a costruire un progetto che relazioni i partiti in termini più organici, creando un Coordinamento di venti/ trenta persone, sotto l’egida del Presidente della Regione in grado di creare un rapporto virtuoso tra piano programmatico e candidature, comprese quelli dei consiglieri, selezionati tra i più capaci, lontani da vecchi giochi di potere e parentele di fatto. La prima critica sollevata è sarà chi decide i venti/trenta, la scommessa è tutta quì, ritrovare le ragioni di un governare con regole valide per tutti, i soliti noti devono capire che la loro stagione è finita. La scorciatoia è la società civile, la scelta compiuta nel 99 con Ravaioli può andare meglio, rimane una soluzione pericolosa, non sembra esserci molto sul mercato, la bruciatura violenta di Cagnoni ha toccato tutto il mondo che ruotava attorno, quelli che non potevano non sapere e vedere, sentiamo avanzare proposte folli chiamate Ermeti, lo fate per farci rimpiangere Nud e Crud? Diciamo questo, spinti forse da malinconia verso un passato irripetibile e per argomentare che di fronte ad una sconfitta certa si crei una Minoranza che rappresenti il Nuovo nell'interesse della Città e non giochi un altro campionato dell'inciucio, non sono finiti i terreni della Curia?