lunedì 20 settembre 2010

Il Tramonto

E sempre malinconico vedere tramontare astri di prima grandezza nello sport, cinema, spettacolo, in politica alle volte è quasi festoso. La caduta di Ravaioli ha la stessa velocità del crollo della Città, ereditiamo macerie, l'aveva assunta dopo una gestione politica e personale di Chicchi, fu Giuseppe ad indicare il medico migliore per sanare le ferite che aveva inferto nel rapporto con i cittadini, una feroce vendetta. Nei primi brevissimi anni a dispetto dell'inevitabile neofitismo, la sua popolarità cresceva a ritmi spaventosi, ogni festival dell'Unità o Meeting erano bagni di folla, il discorso che faceva, sempre quello in ogni circostanza, aveva una forte presa sui cittadini, molto meno nella classe politica, irripetibili le considerazioni che venivano fatte sul personaggio. Naturale che i sondaggi premiassero il volto nuovo, immacolato, disinfettato dalla corsia ospedaliera, rispetto alla classe politica cittadina che in preda ai primi vagiti di paura non ebbe il coraggio di candidare l'Uomo Forte Melucci. Passata la prima legislatura, rimaneva ancora importante il suo appeal con l'elettorato, nel 2006 vinse con il determinate aiuto di scambiatori ciellini, sarebbe illuminante andare a riguardare le croci sulle schede, a nessuno interessa, è passato remoto, rimangono gli inciuci. La situazione della maggioranza riminese è al limite del ridicolo, il Sindaco minaccia di ritirare due deleghe, sue per legge, che lui ha firmato. Sarebbe niente per chi lo conosce, rimane il fatto politico, siamo sicuri che il Vate a Bologna, sia in preda a  forti convulsioni, con Lui queste patacate non ci sarebbero, non sono varianti, con la Petitti... e Gobbi è normale gestione. A pochi mesi dalle elezioni rompe clamorosamente con i resti di una sinistra pazziana, alternativa a tutto non alle poltrone e concede un regalo all'opposizione che è maggioranza da tempo senza saperlo. Erano talmente preoccupati che il Palas reggesse e l'organizzazione della cerimonia della cicogna fosse perfetta che non s'accorgono cosa succede in quel casino chiamato Pd, fortuna che Nud e Crud è sempre pieno di gente, che non lo voterà.