giovedì 16 settembre 2010

La Morale

La questione Palas nel suo lentissimo sviluppo fa emergere la vittoria nella nostra Città di un mondo misconosciuto, fatto di regole, coerenza e buon senso. E' la Morale che esce da una vicenda appena iniziata, destinata ad incidere nei prossimi mesi sui destini  politici e patrimoniali di tante persone. Come spiegare altrimenti che un tecnico guardando il crescere del Palas dalla sua finestra sia stato in grado di mettere in discussione e fermare un'operazione di questa portata? Non c'eravamo riusciti quando ancora si poteva farlo, il Partito della Città del cacciatore di funghi, aveva deciso che 20 alberghi si alimentassero con i nostri debiti, non era sufficiente un restyling dignitoso dell'esistente, il giochino era andato bene con la Fiera, si doveva riprovare, tanto paghiamo noi. La Casta del Salotto, ha fatto finta di niente, ostentavano sicurezza, stringendo attorno al Magnifico le fasce della loro smisurata solidarietà, dimostrando incapacità perfino nel capire cosa stesse succedendo, abituati ad obbedir scodinzolando. La Fiera/Palas è di proprietà pubblica, dei tre soci, due non hanno parlato, dubitiamo lo facciano, il terzo, pensando di interloquire con un Vescovo, non con un Procuratore, ha dimostrato una debolezza commovente. Non potevano non sapere, con un'accusa di questa portata Di Pietro ha distrutto due partiti, salvato il terzo, difficile che a Rimini se la cavino con un buffetto affettuoso, per uno scandalo che giorno dopo giorno diventa di portata smisurata. Non conosciamo l'ing. Gallini, con semplicità ha smontato il castello di bugie, omissioni, complicità di personaggi importanti, hanno perfino inventato un complotto, qualche pezzo di carbonio ed il 25 settembre Errani avrebbe inaugurato l'altra perla del grande compagno/amico Cagnoni, con tutto il pidielle meno uno. Fotografia autentica ed impietosa che impone una domanda ai cittadini ed imprenditori culturalmente non a libro paga :nelle tratte elettorali di Ravaioli-Astolfi è difficile scegliere il pesce buono da quello avariato, il ricambio deve essere completo, chi ha bazzicato quei salotti non poteva non sapere, così come in tanti uffici pubblici occorre rinnovamento e pulizia. Mancano ancora tante pagine di una brutta storia che di solito è ambientata in latitudini diverse, Qualcuno le sta forse scrivendo, non c'è bisogno di dimissioni, l'intera Città  aspetta di mettere la croce sul.. Partito Giusto, non quello di Gobbi.