martedì 1 marzo 2011

Piero

A Torino hanno pareggiato il caso Napoli, non parliamo purtroppo di calcio, tra Mazzarri e Del Neri esiste la stessa differenza tra Pci e Pd, una cosa maledettamente seria ed un'invenzione malriuscita. Le primarie Fiat hanno evitato una conclusione  partenopea, Piero ha vinto, con una buona affluenza, miracolosa rispetto al clima. Adesso tutti remano con il vincitore, sempre meglio delle autocandidature pidielline o dei sondaggi commissionati a Cicchitto&Gasparri. Repubblica ha già incoronato il prossimo segretario a perdere, famoso per una Gomorra che sembra attecchire anche nella nostra Città, i fallimenti registrati sono da guinness, mentre il Cavaliere uscito miracolosamente dall'angolo veleggia verso quota 330, incassando fiducie e dividendi, continua però a sparare cazzate che deve smentire. Fini è finito, ha mutato anche l'espressione del viso con smorfie annesse, sembra portatore sano di sfighe, il Terzo Polo corre rischi seri. Nella Città di Marchionne si è consumato il penultimo atto di un partito una volta egemone, rimane la speranza Chiamparino, verrà fatto uscire dal bunker quando la situazione sarà disperata. A Piero è bastata la conversione in diretta dalla De Filippi per contrastare un cattolico con provenienza doc teodem. Accantonati ricorsi, dubbi, spaccature, veleni, in attesa dello scrittore che ha abbandonato la Mondadori.