mercoledì 30 marzo 2011

Fiere

Non trovando un giornalista che osi chiedere all'Ente Fiera i dati economici delle quattro manifestazioni rimaste, avevamo pensato di farlo noi, abbiamo rinunciato, non ci avrebbero risposto. Un amico, una vita spesa nel settore delle Sale Giochi, ci ha parlato dell'ultima manifestazione, nel passato per gli addetti era obbligatoria la presenza, gli espositori facevano la fila per arrivare, oggi si sta spegnendo come le altre partite da Rimini o quelle aggregate per fare massa. Tanti espositori hanno annunciato la loro assenza il prossimo anno, non si può fare come per i voli che basta pagarli per farli arrivare. Siamo in presenza di una persistente congiuntura che assale con maggiore ferocia alcuni ambiti rispetto ad altri, tutto il comparto espositivo ne risente. Abbiamo costruito un impero sovradimensionato, regge attraverso l'introito di servizi tra i più cari sul mercato, la scelta di realizzare un Palas errato nella localizzazione e nelle dimensioni si trasformerà presto in una tragedia finanziaria, l'intenzione di pagare tutto attraverso la moneta chiamata in gergo volgare mattone ha fatto saltare il banco, si può provare con Di Benedetto la Banca creditrice è sempre quella.