mercoledì 9 marzo 2011

Ragazzi

Il "Ragazzi" pronunciato da Bersani nel simpatico accento emiliano, la dice lunga e neanche tutta su come il quarto segretario sia alla frutta dopo pochi mesi, aspettando il Profeta della Feltrinelli. Sono diventati una fabbrica di patacate, in una settimana hanno lanciato dieci milioni di firme, il pastrocchio di Napoli, il trattato con Gheddafi contestato dopo averlo votato e la nascita della penultima corrente intestata a Cassano Emiliano, chiamata Democrat Terroni ed Indagati. Il fuoco amico e padrone di Repubblica sancisce il crollo della precaria struttura di riparo democomunista, sul piano delle alleanze il casino è totale, tutti aspettano di raccogliere qualche pezzo d'eredità dalle spoglie. Di Pietro/ De Magistris, Vendola perfino Casini attendono la quota del cadavere elettorale. Fini ha avvertito da Montecarlo la puzza della decomposizione e si è affrettato a prendere più distanza da Pigi che dal Cavaliere. L'implosione non avviene grazie ai quattro(?) procedimenti in programma a Milano, la certezza delle sei condanne e l'imminenza delle amministrative hanno surgelato il morto che parla, i referendum di giugno segneranno il passaggio ad altro giro, altro partito. Quando le cose cominciano a puzzare il segnale è dato da Prodi, a Bologna segnalano in arrivo un suo soggetto politico. Ciao Pigi, è come allenare la Juve senza Moggi.