mercoledì 2 marzo 2011

Il Timbro

L'intervista ad Enrico Santini sulla Voce certifica la natura del Sistema Rimini, sull'autenticità del Timbro e delle verità contenute non esistono dubbi, ci permettiamo solo alcune precisazioni non formali. Non vanno confusi soggetto ed oggetto, Melucci di per se, non è uomo forte, ma Garante del Sistema, con l'investitura da parte di Vasco nell'usuale ottica dalemiana, il Centro del Potere è nella bellissima residenza del Magnifico. Certificati due dogmi, non come i bilanci della Fondazione, l'aberrazione della nostra situazione va ricondotta alle origini del contesto politico-economico. La sinistra storica ha contribuito allo sviluppo della regione, nel tempo sostituita da mediocri opportunisti che reggono grazie all'antica legittimazione ed al nuovo bunga-bunga. A Bologna, l'eredità è stata consumata tutta, si può toccare con mano l'instabilità politica che ha distrutto personaggi forti come Cofferati e minato l'identità con una mediocrità gestionale che li vede farci concorrenza al ribasso nel settore dell'accoglienza. Governa  ancora il vecchio cartello prodiano in stretta collaborazione con la destra, controfigure con deleghe importanti, gente che fino a pochi anni addietro al massimo erano presidenti di quartieri, costretti a diventare Comuni per riscattarsi. Possiedono due giornali su tre, il terzo è costretto a rifugiarsi molto spesso nel religioso per non apparire un Carlino, irradiano verità false o di comodo, veline distribuite da un nugolo spaventoso d'addetti stampa, che in ragione della debolezza o dell'assenza fisica dei titolari istituzionali diventano oraculum dei. Con queste premesse se vogliamo imbastire ragionamenti seri su accessibilità, raggiungibilità, ferrovie, areoporti, strade o sulla mancanza di infrastrutture, dobbiamo scegliere candidati che sposino queste analisi, prendendo le distanze da tutte le componenti politiche o rappresentanze economiche che per un misero interesse di parte, hanno svenduto la Città. Santini può parlare, il suo biglietto da visita è semipieno d'incarichi, la voglia di riempirlo è tanta, il vino che produce è troppo buono, lui simpatico, Enrico è ora di schierarsi, al Centro ci sono già Nanni&Mirra.