giovedì 4 aprile 2024

Le Belve

Le Belve hanno ospitato e (naturalmente) intervistato Salvini. Dagostino ha mosso la sua intelligence per capire cosa cova nella maggioranza. Da mesi il blog considera finito il leader della Lega ed anche il partito è in odore di sorpasso del monoespressivo Taiani che sembra invece la cura migliore per il berlusconismo orfano. In ogni caso a differenza delle divisioni e rancori a sinistra, i "travasi" avvengono sempre all'interno della coalizione maggioritaria, con la potente attrazione meloniana. Nell'intervista Salvini considera buoni i rapporti con la premier, al punto che la nuova fidanzata gioca a burraco con il primo ministro. L'intelligence del blog avverte che le due signore odiano perdere. Si capisce invece perchè i democratici perdono (quasi) sempre le elezioni. Salvini ha avuto la faccia tosta di rivelare che vuole costruire una amicizia, come quella generosa tra la Schlein e Conte, al punto di scambiare voti e consensi. L'affermazione di Salvini inaspettata, è stata a proposito di Vannacci e l'opinione sui gay. Si è dichiarato "aperto" fino al polisessuale. Affermazione che farà più rumore di quella papale. Le domande della giornalista Francesca Fagnani sono mirate, come le bombe di Netan. Il congresso della Lega si farà e non cambierà niente. Mia opinione. Il partito per mille ragioni non naviga più con il vento in poppa che spinge solo il melonismo e traina i Fratelli d'Italia. La clausura che abbiamo subito per due anni, con la voluta scomparsa della partecipazione politica per mantenere il regime piddino, usando anche Draghi, ha modificato l'approccio alla politica dei cittadini. Lo scrivo sempre, il Pd ha fatto una precisa scelta: abbandonati i lavoratori si è buttato sui garantiti dal suo regime in tutti i settori pubblici. A questi devi aggiungre l'ancora folta schiera reduce dal comunismo per quanto addolcito. Non voteranno mai (?) a destra e si consoleranno parcheggiando la croce sul povero menù a 5 stelle. Il futuro per la sinistra è buio e divisivo. Accucciati con i fratellini tricolori e gli/le antagoniste non è scelta lungimirante. Non vedo ostacoli nel futuro della Meloni. Condivido il premierato anche se sono (da sempre) per il presidenzialismo, così come tanti vecchi compagni. Quelli che godono ancora delle dorate poltrone non fanno testo, voteranno sempre. Il problema è che sono venute meno le..poltrone. 
massimo lugaresi