massimo lugaresi
lunedì 28 luglio 2025
Due popoli uno Stato
Questa scandalosa prospettiva è arivata al fine-lavori, eseguiti da Netan, aiutato militarmente, da Stati Uniti, Gran Bretagna, nel silenzio compiacente dell'Occidente. La nostra impareggiabile Ducetta, sta risalendo il potere europeo, con bacini per tutti. Il contrario della Schlein, al servizio, occasionale, di Conte.
Il maschione francese, dopo le (false) accuse di un errore matrimoniale, ha tentato, per rianimare i consensi, di accelerare i tempi del riconoscimento della Palestina. Intanto la Striscia di Gaza è sparita. Dagospia nel vano tenativo di proteggere l'inimitabile premier della sinistra, antagonista a se stessa, usa un silenzio, perfino fotografico. L'improvviso assalto al Pd della giustizia ha lasciato quintali di domande, al monento inevase. In particolare su Milano, usata dai dem come la Fiera delle Vanità democratiche. Grattacieli green, al posto di case popolari, mentre secondo la monocorde intelligence di Dagospia, la Giorgia Meloni si sarebbe accodata a Trump e "frena" sul riconoscimento dello stato palestinese. Doveva aspettare il ritorno di Obama? Naturale che la propensione politica dei Fratelli d'Italia sia vicina al daziere che sembra tenere sotto scacco commerciale mezzo (scarso) mondo. Gli States non sono più la potenza mondiale che sbarcava malamente a Cuba come in Afghanistan, per imbandire fughe clamorose filmate. Donaldone riuscirà a mettere la briglia commerciale agli amici e qualche nemico, ma si ritireranno nei loro confini con un debito mostruoso da sanare. Possono sempre chiamare Draghi.