massimo lugaresi
martedì 29 luglio 2025
La Vendetta
Di Maurizio Melucci. Il personaggio è dotato di pedigree politico ed amministrativo ed aspettava da anni i bandi delle spiagge nazionali, compresa la Rimini già bevuta. I suoi rapporti con la categoria dei bagnini si erano deteriorati da quando, assessore regionale al turismo, fu costretto a fuggire dalla sala di Cesenatico, durante un feroce incontro/scontro con i benedetti dal sole, sabbia e mare. Il mio blog iniziò tanti anni addietro a scrivere sui temi e problemi che la Direttiva Bolkestein avrebbe portato in un settore considerato di proprietà, dopo anni di silenzio assenso (appecorato) della nostra politica. Aiutato dalla conoscenza e competenza di Sandro Baschetti e dell'amico avvocato Bontempi. Oggi abbiamo, in ritardo, i promotori delle spiagge libere e una comprensibile difficoltà nel gestire i bandi. I voluti ritardi e le illegittime proroghe hanno spinto la categoria, tra le più solide ed attrezzate, ad una resistenza spesso incomprensibile. Il ribaltamento governativo ha prodotto in regione e localmente, pagine di ilarità demaniale. Dopo un ventennio di baci&abbracci e ti voto, siamo arrivati ad una resa dei conti nel momento peggiore del nostro affaticato turismo. Sarà l'ostacolo per un rilancio della nostra offerta balneare, rimasta vincolata dalla sovrintendenza al risparmio. Era facile presagire che la Direttiva, madre del libero mercato, non sarebbe mai stata cancellata. L'Europa e Consiglio di Stato bocciano gli indennizzi e Melucci invita il Pd a cambiare linea. In verità non si è mai capito quale (veramente) tenesse. Pensare che la Schlein riuscisse a capire l'importanza dell'annosa messinscena, significa non conoscere realtà e spasmi dei dem. Bocciatura dell'Europa e responsabilità politiche. La Commissione europea ha bocciato la parte della bozza di decreto del Governo italiano che prevedeva indennizzi per i concessionari balneari uscenti, compresi quelli legati al cosiddetto “valore d’impresa”. Provvedimento richiesto a gran voce dalle associazioni di categoria e sostenuto da esponenti politici di ogni colore. E' sufficiente vedere la composizione delle maggioranze balneari per capire la profondità dell'azione politica degli imprenditori bagnini. Eppure, dopo la lettera di Bruxelles, non si è sentita alcuna autocritica, anzi proteste dei sindacati, dichiarazioni indignate da LegaCoop Romagna, e persino critiche al Governo da parte di esponenti del Partito Democratico, come Andrea Gnassi, Alice Parma e il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale. I sassolini nelle scarpe di Melucci erano tanti, li ha tolti con sollievo, senza eccessivo rancore. Lascia al fedele seguace il compito di vigilare sulle spiagge, in attesa del responso dei bandi. Ha ricordato anche l'assessore Corsini, quello che (forse) ha mostrato la più scarsa conoscenza della materia, chiedendo la riconoscenza del valore aziendale. L'estate sta finendo, meno peggio rispetto alle iniziali sembianze. Rimane la curiosità sull'esito dei bandi. Sperando che finalmente si avveri l'unione imprenditoriale tra bagnini, chioschisti ed albergatori. Sarebbe un segnale confortante.