lunedì 20 maggio 2019

CS M5S BIM

Non ci piace buttarla in polemica, sopratutto in un periodo in cui la tensione può far cadere in errori legati all' “entusiasmo elettorale” siccome NOI abbiamo l'esperienza per parlare, ci troviamo costretti a smontare una delle promesse “cavallo di battaglia” fatte dalla lista Bucci e Giorgetti, che hanno al suo interno diversi ex consiglieri che avrebbero dovuto correggerli, ci riferiamo alla casa della salute, come già detto nel confronto su IcaroTV, si è promesso un qualcosa su cui non si ha potere decisionale, basta conoscere le norme regionali. Sicuramente la Casa della Salute può rappresentare una buona risorsa per il territorio, ma come servizio aggiuntivo ai servizi già esistenti, affinché ciò possa avvenire a proporla non può essere un solo soggetto, ma deve corrispondere alla volontà di più soggetti: ∙innanzitutto, i cittadini che dovrebbero riconoscerne l’utilità; ∙i soggetti professionisti in ambito sanitario che dovrebbero esservi alloccati, secondo la tipologia di casa della salute. ∙la conferenza sociosanitaria territoriale, ossia l'organismo di governo dei Comuni che ha quale obiettivo principale quello di coordinare le politiche sociali, sanitarie e socio-sanitarie. ∙il distretto sanitario che comprende Bellaria Igea Marina ∙l’AUSL che fa parte anche della Conferenza suddetta. Noi non siamo contro alla casa della salute, al contrario,ma non possiamo cadere in promesse che se va bene saranno realizzate dopo la fine della prossima legislatura. In pratica, non possiamo pensare che i bisogni di salute della legislatura che si aprirà dopo le elezioni saranno coperte da una Casa della Salute, soprattutto perché non c'è alcuna garanzia che venga autorizzata. Bisogna tener conto dei passaggi obbligatori, una nuova programmazione dei servizi sanitari locali, trovare l’accordo in conferenza socio sanitaria locale, trovare le fonti di finanziamento e avviare le procedure pubbliche di esecuzione (bando)che copriranno solo una MINIMA PARTE dell'investimento, trovare il luogo dove costruirla (o ubicarla), individuare i servizi da allocarci, in comune accordo con L’Ausl e gli altri Comuni, individuare i professionisti da allocarci, previa procedura riorganizzativa del personale dei servizi territoriali, raggiungere l’accordo con i Medici di Medicina generale e con i Pediatri, che non sempre sono disposti a collaborare addossandosi costi di locazione e distanze dai propri ambulatori. Inoltre, non si può parlare in modo generico di Casa della Salute esistono diverse tipologia di “Casa della Salute”, piccola, sede del Nucleo di Cure Primarie ed è finalizzata all'erogazione dei servizi di assistenza primaria, mentre nella tipologia più complessa (medie e grandi) sono presenti i diversi servizi territoriali: cure primarie, salute mentale e sanità pubblica. Veniamo a NOI, alla NOSTRA proposta, potenziamento del punto di primo intervento già esistente, occorre effettuare una ricognizione delle tipologie di personale medico, infermieristico e tecnico operante e dei relativi bisogni formativi e condividere con l’AUSL l’attivazione di un potenziamento di orario, almeno nel periodo estivo, e di conseguenza dell’organico e di un programma formativo, eventuale potenziamento della struttura per un percorso che porti a rafforzare l’offerta dei servizi sanitari. Di fatto nel nostro programma avevamo proposto in caso non convenga potenziare il punto di primo soccorso, e solo in quel caso, di presentare una valutazione di progetto per la casa della salute, con la proposta di una “Casa della Salute piccola”, non c'è soluzione migliore rispetto a quanto già esiste, tenuto conto che si dovrebbero coinvolgere all'interno i Medici di Famiglia, pare invece che questa proposta non interessi alla maggior parte di loro. Una altra proposta non in programma, ma già discussa tempo addietro anche con gli amministratori uscenti è quella del potenziamento del coordinamento tra comuni che ospitano strutture di primo intervento per poter dare tempistiche di intervento certe a chi ne ha bisogno.