giovedì 30 maggio 2019

Il Partito dei Gnassi

Con il passare degli anni sono diventato quasi un'eremita rispetto alle antiche abitudini. Conservo però un discreto numero di amici, assidui frequentatori della città. Riportano quello che avviene. Sembra sia vietato scriverlo. I piccoli (?) peccati e le grandi porcate, desideri antichi che ritornano sotto nuove sembianze, sempre con un araldico latterizio come stemma. Varianti che aspettano il momento buono per uscire dagli armadi socchiusi. Buchi che vengono fatti nel posto sbagliato per i cittadini ma giusto, giusto per... ti costringono ad usare il mouse per denunciarli. A proposito, ho ricevuto la richiesta di una intervista dai "colleghi" di Chiamami Melucci. Dopo la piacevole sorpresa non li ho più sentiti. Ci sarà un perchè. Possono sempre dare la colpa al voto, il mio. Continuo ad osservare Rimini attraverso il blog, un rifugio per pochi, voce solitaria fino ad elezione contraria. Cambieranno anche i due fogli che si fregiano del titolo di giornali. Non ho più molto tempo davanti, mi tengo in forma per arrivare a quel giorno. Un passo avanti è stato fatto. L'opposizione però la devi costruire, non basta una croce sulla scheda. Succede che localmente gli interessi e le paure facciano calare la matita sulla scelta sbagliata. Basta rendering, parchi del mare, cartelli, feste e ruote devi salvare la città dall'oblio turistico ed imprenditoriale. Il clubino composto dal cerchietto politico-associativo- curiale dovrà essere sostituito dalle rappresentanze di una città che lavora ed opera. Ci sono le condizioni per proporre una forma di turismo diversa e moderna? Che fine faranno centinaia di alberghetti e pensioni, fuori da ogni tipo di mercato? Litigano per un euro. La spiaggia è l'unica risorsa rimasta. La vogliamo utilizzare come volano per tutta l'industria turistica o rimane appannaggio di una piccola corporazione? A queste domande devi dare una risposta. Altrimenti i richiami della foresta e le preghiere premieranno sempre il Partito dei Gnassi. 
PS Lancio una domanda che rimugino da tempo: possibile che la Fiera produca da oltre 20 anni bilanci sempre positivi e non abbia avuto il coraggio di..quotarli?