domenica 26 maggio 2019

Silenzio si vota

Ci siamo. Campagna estenuante per la componente del paese che ha superato i 70 anni. Per gli altri, in particolare i giovani è un giorno come l'altro. Noi allevati a piada e politica la prendiamo ancora come cosa seria. Alla fine decidono Soros e Draghi. A meno che..il risultato sia talmente chiaro da costringere la chiusura di questa Unione, dove i paesi foraggiati dalla potenza franco-tedesca, contano come il nostro. La rivoluzione in Italia è cominciata il 5 marzo. I movimenti che hanno dato vita ad un coraggioso esperimento di rinnovamento, hanno sbaragliato il patto curiale-piddino. A dire il vero, Gigetto, perfetto democristiano, incassato il Reddito di Cittadinanza ha iniziato un'opera di sabotaggio a colpi di no al partner leghista. Progetto che ha visto, al solito, la presenza di forze che dicono di non fare politica. Sanno scrivere gli avvisi. Il processo mediatico si svolge con una celerità svedese, non ci sono appelli. Sei fottuto anche se dopo qualche anno risulti innocente, dicono, nell'oltre la metà dei casi. Non succederà nessun cambiamento. le resistenze sono enormi. Il paese com'è va bene alla maggioranza che conta. Lobbies, sindacati, associazioni, imprenditoria, giornali, chiesa e..Soros. Lo stesso Trump non gradirebbe una rivoluzionaria presenza nella docile Italia. Quando sei debitore seriale la tua autonomia è ridotta. Chiudo raccontando quello che ho ascoltato, in attesa, all'uscita di una scuola superiore. Un gruppo di ragazze commentava, a voce alta e smartphone in mano, le possibiltà di voto. Salvini era maggioranza assoluta. Le ragioni erano dettate sbrigativamente dalle molestie e fastidi che subivano ogni giorno. La gamma dei molestatori è ampia. Semplice.it.