giovedì 10 settembre 2020

Referendum Distrattivo

Questa mattina sono andato a pescare, sei miglia esatte. Giornata stupenda che i pesci non volevano rovinare attaccati ad una lenza. Ho ascoltato, per qualche ora Radio 2. Siamo alla perfezione dei dettagli. Non esiste spazio, battuta, impressione, riferimento, ospite, cantante che non sia dettato dalla propaganda piddina. I grillini vengono menzionati velatamente. L'Azzolina sembra Vettel, non riesce a guidare un banco, ma è arrivato Giuseppi a sostenerla prima di una bocciatura che cadrà sul governo e sulle regioni in bilico. Sono davvero come i bambini, quelli delle mani avanti. I pronostici sono chiari. Basta girare un pò per capire che solo la clausura e la paura iniettata impediscono ai cittadini di riempire le piazze. Massimo Galli, Il virologo dichiaratamente, scandalosamente, sanitariamente più governativo degli altri 499, ha detto che non riesce a capire perchè si permettano elezioni e scuola. Avete capito, lo dicono spudoratamente, trincerati dietro ad un camice che, secondo Zangrillo (un idolo) qualcuno non ha mai indossato. In palio ci sono sei regioni, quattro sono andate, rendendo inutili i seggi, rimangono due in palio. Una sembra sia proprietà De Luca, può fare quello che vuole, anche con i suoi autisti. Si è infettato ADL, un problema, è un suo grande elettore. Giuseppi e la mandria mai confermata sostengono che non ci saranno ripercussioni in caso di sconfitta. Forse si riferiva a quelle giudiziarie. Ne hanno accumulate tante, ferme, immobili, sparite, in attesa del voto. La Toscana è fondamentale. In caso di un ribaltone, credo che le tre scimmiette (Giuseppi, Casalino; Moroso) saranno costrette a prenderne atto. Eppure è chiara la strategia: mettere al centro della scena mediatica un referendum che non interessava nessuno. Non voti la correttezza della domanda ma se il governo cade o meno. Mi ha reso titubante ed incerto. Non so a chi dare più valore. Poi penso a Croatti, Sensoli, Sarti e mi riprendo.