mercoledì 9 settembre 2020

Gassman Alessandro

Difficile interpretare la parte del figlio del "Mattatore". Parlo del vero Gassman, un attore i cui meriti non sono stati riconosciuti. Alcune interpretazioni rimangono nella storia del nostro cinema, ancora non completamente nelle mani di un partito. C'erano alcuni registi dichiaratamente di destra, altri cristiani democratici, molti socialisti di comodo. Oggi Cinecittà è osservante piddina. Hanno premiato perfino il fratello di un attore romano dandogli il Lazio senza mascherina. Prendo la curva larga ma arrivo ad Alessandro Gassman, mediocre attore, testimonial della banca che fece felice Fassino. Viene sempre intervistato come fosse Dustin Hoffman, non un raccomandato politico. La banca&assicurazioni pubblicizzata è sempre stata un punto di riferimento per il Pd. Poi Renzi e Boschi allargarono l'orizzonte fino all'Etruria. Ma questa è un'altra storia. A Rimini la conosciamo. Per rendere più credibile l'interpretazione pubblicitaria ha compiuto il suo dovere insultando Salvini. Un obbligo per qualsiasi democratico. Se arriva il 6 a 0 portate via il pallone? De Luca è indagato da tre anni e Repubblica&Fatto non sapevano niente? La cancelleria giornalistica sta perdendo colpi. Noi abbiamo il Carlino sempre attento ai..Ragazzi. L'attesa elettorale sta diventando interessante. Se non avessimo tutti i parametri economici sballati, sarebbe una serata da gustare in piazza come le "Notti Magiche". Una lettura di qualche sindacalista da spiaggia dice che in luglio c'è stato un calo (solo) del 44%. Sarebbe un dibattito interessante mettere a confronto imprenditori e  politici. Il problema è trovarli.