giovedì 17 settembre 2020

Voto No

 

Il Carlino non ha mai avuto buoni rapporti con Melucci e lo Zio, da par suo, ha sempre "avversato" Gnassi, ricambiato. Questo è il bignami della situazione, nota a tutti quelli che hanno frequentato il circo riminese, allora affollato ma già pieno di curiali oltre agli intramontabili cattocomunisti. Una elite che si sta riducendo, sbarco dopo sbarco concordato con Gates. Oggi campano facendo markette politiche ed imprenditoriali. Colpiti dalle stronzate di Zingaretti, uno che non sarebbe entrato nemmeno nella sezione di Bernabè. Brevissimo incipit, per arrivare al tema del giorno. Con una sopportabile boria, penso di essere stato il primo a sollevare, a dispetto dei (pochi) fans gnassiani, che Melucci stava ritornando "imbattibile" nel partito e "determinante" per la candidatura del sindaco, post Principe. Quando la decisione è in mano all'organizzazione partitica, contro di lui, perdi. Ho avuto la possibilità di lavorare con Maurizio per oltre 4 anni come capogruppo dei Ds. Ho un ottimo ricordo. Coppia assortita, nelle infinite diversità. Lui imbattibile nel partito, io (credo) buon consigliere comunale di maggioranza. Il ruolo che ho sempre sognato. Il consesso cittadino era, è, il mio sogno. Rabbrividisco quando vedo o sento chi lo interpreta malamente, pronto ad alzare la mano come il gomito. Il vero potere è del consiglio. avete consentito al sindaco di elevarsi a Principe della Città e Re del Borgo. La mancanza, voluta, perseguita di una timida opposizione, dipinge il mesto quadro riminese. I voti dei cittadini vengono depredati per miseri tornaconti, perfino professionali o inevitabili vagiti carrieristici. Tra Ghinelli e Croatti non c'era nessuna differenza. Ha vinto Bugani, ha perso la rappresentanza. Non bastava la Sarti? Una forza come la Lega che arriva al 30% non può mostrarsi invisibile come presunta opposizione. Vecchi o nuovi la musica è la stessa. Melucci appartiene all'ancien politica, arrivato alla pensione, ancora riesce a servire le carte (cartine). Ha lanciato un segnale terrificante al bambino un pò invecchiato ma cresciuto nella bambagia della federazione. Deve assumere la responsabilità della candidatura e dell'eventuale fallimento. Lo conosce bene. Un segnale confortante? Dove sono i Piccari, Bertozzi, accontentati con una rotondina o le donzelle silenti come la Mona Lisi? Salvo per antica tenerezza il mio Morollino. Voto no, mi hanno convinto la Tosi e ..Urbinati.