mercoledì 9 settembre 2020

Testa o Croce

Ammetto che, partito da uno yes quasi convinto, sto traballando. Posso sempre dare la colpa al mio tendine che non mi ridarà più la gamba del campioncino mai sbocciato. Giocavo bene a pallone. Volevo fare troppe cose, anche allora contrastanti. Sto riflettendo a chi conviene il mio voto. Ridurre il numero dei parlamentari è un atto di sana pulizia etica. A questo punto il solito estremista di sinistra dice; ma allora perchè non li togliamo tutti e facciamo Giuseppi 3? Una possibilità che piacerebbe al democratico Travaglio. Il m5s gioca l'ultima carta per una credibilità che sfiora quella di Zingaretti. Penso che alla fine vincerà chi considera i parlamentari una casta mentre quella di Palamara ha sempre prescritto accuratamente. In caso di vittoria del No, allora paradossalmente il Pd ruberà il trionfo e Zingaretti, che al solito ha capito un ca..brinderà come al virus. Non è facile spiegare per quale ragione, dopo avere votato contro in Parlamento per tre volte consecutive e dopo avere votato una quarta volta a favore in cambio di «correttivi» che non sono mai arrivati, il Partito democratico si appresti ora a votare Sì anche al referendum, approvando definitivamente una riforma costituzionale, chiamiamola così, che fino all’anno scorso condannava come un inaccettabile sfregio alle istituzioni democratiche. In ogni caso lanciando in aria la classica moneta dell'indecisione uno dei due partiti, accoppiati nel letto preparato dalla Merkel perderà. Il governo non reggerà neanche con i cerotti del Quirinale. Le mamme avranno già defenestrato l'Azzolina che pagherà anche per Toninelli, Bonafede e Bellanova, la sindacalista che voleva i migranti per lavorare. Finalmente anche quello da operetta è entrato nella casta. Piano piano le cose più squallide si sistemano. Manca il resto.