giovedì 30 maggio 2024

Cavalli di Troia

Tarquinio e Zingaretti sono i Cavalli di Troia della corrente antagonista che vuole impadronirsi del Nazareno, chiedendo la pace in Ucraina ed una nazione palestinese. Peccati mortali per i Stoltenberg e Macron. Linkiesta, con la solita delicatezza, riservata ai compagni nemici, definisce il Pd, con la bandiera arcobaleno, un centro sociale. Segnale della concordia regnante nel miscuglio democratico. Due partiti divisi che rimangono, fintamente uniti, per preservare poltrone e stipendi. La bandiera palestinese a Rimini è scomparsa. Il Carlino (forse) ha visto dove è nascosta e Croatti si è fatto conoscere. I colpi ricevuti dalla destra meloniana, con il tacito assenso di Taiani, sempre più stupito per il ruolo assunto, sono stati pesanti. Cancellazione del Reddito di Cittadinanza che aveva consentito l'occupazione elettorale del meridione assistito, stessa sorte per il Superbonus delle truffe, un attentato al bilancio statale, hanno mostrato la preoccupante allergia al governo dei grillini. Il ritiro di Grillo, per ragioni personali e familiari, ha lasciato la grande baracca nelle mani di Conte, modesto personaggio ed attore, senza il regista Casalino. Campano alle spalle del Pd. Non è il migliore dei ripari per i colpi della Meloni. Sono però spinti ai margini della fauna politica. Possono solo usare l'antagonismo ad ogni iniziativa del governo. Un lavoro che sanno compiere dalla nascita, confortati dalla presenza del comico migliore che la politica ha saputo esprimere.
massimo lugaresi