domenica 26 maggio 2024

Pagnoncelli

Nella giornata di ieri Dagospia non è riuscito ad impaginare nemmeno una modesta notizia sulla Schlein, senza traduzione. E' costretto a dedicare le attenzioni solo agli "svarioni" commessi dal centrodestra che voleva resuscitare uno degli strumenti più antipatici per gli italiani, leggendari osservanti le regole dell'amato fisco. La propaganda ufficiale, quella ancora schierata per i dem e (perfino) la Salis, è intenta a denigrare la nemica Meloni ed i tanti (troppi) Fratellini che commettono patacate. Eppure i giornaloni (tutti) vedono il Pd (stranamente) in ascesa, con il Movinento di Conte in discesa. Vasi comunicanti. Sono almeno due i partiti in un Nazareno ,ma i cittadini sono affezionati ai resti lasciati da Renzi. La macchina elettorale di Meloni si è inceppata a pochi giorni dalle Europee, così l'implacabile Mario Lavia iniziava il compitino quotidiano su Linkiesta, lo ha detto Pagnoncelli il guru delle previsioni.  Stiamo parlando di leggeri decimali in più per la cosidetta sinistra e meno per la destra, con Taiani sempre sorpreso. Il Pd risorge come l'uccello dall'uovo. Nei sondaggi, girando la testa, la Meloni vede arrivare il sorriso trionfante della Elly. Il mistero rimane, nonostante sette ore di interrogatorio, con 200 domande, a Toti. Lui però ha anticipato ai giornali le sue risposte. Sono rimasti male. Dopo quattro anni di indagini e intercettazioni, al governatore è andata bene. Corre il rischio però ci cambiare casa. La giustizia è uguale per tutti. La Salis viene, lui va.
massimo lugaresi