domenica 5 maggio 2024

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La bile travasa dagli articoli democratici e si sofferma sulla ministra balneare, colpita dall'avviso di garanzia, prima di accertare le colpe. Dipende sempre chi colpisce. Linkiesta, blog radical chic, costretto, ma non attrezzato per opporsi alla premier, tanto sicura da farsi chiamare per nome sulla scheda elettorale, ha "riversato" la dovuta dose biliare sulla Ducetta. L'avviso era nell'aria da mesi, provocando una inutile suspense giudiziaria. La dimensione della vittoria, ha indotto la coalizione a scelte spesso affrettate, sapendo quale sarebbe stata la reazione giudiziaria. La Santachè aveva tutti i requisiti per essere sacrificabile. Il grande, al momento irrisolvibile problema della sinistra, oltre alle guerre che la stanno dividendo, rimane la scelta (grillina) di una segretaria incomprensibile, costretta a viaggiare con Landini, nelle scampagnate sindacali, se non piove. Alla sinistra però rimane un volume di propaganda, smisurato rispetto ai voti raccolti. La 7 è l'ammiraglia con megafono. Nel pomeriggio ho ascoltato lo svolgimento del quotidiano canovaccio. Gli interpreti sono i soliti che godono di una fama spesso meritata. Sparano, a grappolo, solo sul nemico. L'obiettivo consueto, rappresentante dei lavoratori del nord, anche con partite iva, è però Salvini. Il fallimento epocale del reddito di cittadinanza a 5 stelle&pantofole e la tragedia finanziaria del superbonus, hanno colpito anche il sindacato rappresentante ormai un antagonismo senile. Il collaudato teorema che i democratici sono onesti a prescindere è confermato dalla Puglia di Emiliano, mentre gli usciti dal ghetto fascista, sono colpevoli,  prescindendo dalle verità da accertare. Quello che vale per l'ex magistrato e complici, dovrebbe essere il codice applicato alla Santachè. La Procura di Milano ha però sentenziato la prevista accusa. Se fate caso, cercano sempre di pareggiare gli scandali, anche bellici. Macron va in guerra, con il personal trainer.
massimo lugaresi