venerdì 10 maggio 2024

Ode alla Verità

Linkiesta, blog dei radical chic piddini, da sempre, è un forte ed ammirevole sostenitore della giustizia (davvero) uguale per tutti. Ci sono momenti "particolari" che diventano normali nella loro imbarazzante continuità. Sto parlando dell'accostamento tra le elezioni e gli arresti, anche domiciliari. Se leggi le accuse, diligentemente riportate da Repubblica, ancora bagnate dall'inchiostro della giustizia, sarebbe inutile il regolare processo, la piazza democratica ha già emesso il verdetto. Per il magistrato che funge da Governatore nelle Puglie, le cose cambiano. Sembra sparito. Non ce la facciamo ad uscire dal tunnel della separazione di carriere giudiziarie che vengono decise in casa. Sono il primo ostacolo da superare per una magistratura indipendente dalla politica. La postazione inquirente e quella giudicante, non possono essere porta a porta. Svolgono lavori diversi, spesso doverosamente collidenti. La democrazia vigente non può prescindere da questo aspetto. Gli arresti domiciliari a Toti, per fatti risalenti a 3 anni addietro, hanno generato clamore e sospetti. Il battimani è solo grillino, brucano voti a tutti. Non auguro di provarlo, nemmeno essere "esenti" per appartenenze privilegiate. Le accuse a Toti, la fine della legislatura ligure e il regolamento di conti a destra, voluta dalla sinistra? Giriamo così, l'ennesima frittata elettorale. Avvisi alla politica che "tenta" il cambiamento.
massimo lugaresi