martedì 16 dicembre 2025

Dividiamoci

Senza fare rumore. Dopo avere (nuovamente) disertato il micidiale confronto con la Ducetta, alla precaria segretaria della (meno) metà piddina, non resta che indire la solita assemblea che non decide un.. ma che, secondo il gufo Dagospia, può diventare un boomerang. Le condizioni del partito democratico sono simili a quelle dei giornali che lo sostengono. Repubblica e La Stampa, corrono il rischio di essere vendute agli avversari, mentre la Juve rimane prigioniera di Elkann. La venderà solo dopo avere sistemato (all'estero) il resto della magnifica eredità ricevuta? Torno ai problemi che albergano nel Pd, un miscuglio che sembrava riuscito ed ha permesso di governare con tutti, sotto l'egida democristiana e (peggio) draghiana. Poteva capitare di peggio. Il gemellaggio, ad ore, con gli ex grillini, appartiene alle soluzioni disperate. Dopo anni di offese e denunce reciproche, si trovano in un campetto della politica periferica e si giurano fedeltà, alla depende, per non scomparire. I delegati democratici, con la scusa natalizia, disertano e la componente di maggioranza, mai accertata, senza correre rischi, rimane a casa, per addobbare gli alberi dell'opposizione. Mentre ad Atreju, il Festival dell'Unità della Destra c'è la fila degli ospiti che fiutano il vento dominante. A Rimini sembra di essere nell'isola felice, anche senza il calcio.
massimo lugaresi