massimo lugaresi
mercoledì 3 dicembre 2025
Finisce Male
Parlo del Pd ed i conti che non tornano. Il Partito Democratico è rimasto imprigionato nella sua bolla propagandistica. L'unico aspetto che sembra funzionare, sempre male. Ripetere che i voti presi col 43% di affluenza spianano la strada per le politiche, sembra più training autogeno che analisi politica, così scrive (condivido) Francesco Cundari su Linkiesta. Il blog, discepolo della Corrente Davos, fedele a Draghi, oltre ogni dubbio anche ragionevole, difensore delle barbarie di Netan e tifoso di Zelensky, quello che non poteva non sapere, sembra manifestare, lentamente, qualche dubbio sulla strada intrapresa. Il Pd lacerato e devastato da correnti, simili a partiti diversi, nello stesso Nazareno, paga l'avere dimenticato origini e sacrificato votanti, per governare con quasi tutti. L'inconcepibile sveltina con gli stellati, dotati di variabile umore politico, lo comprova. La scelta (?) imposta della Schlein ed il traino sindacale prettamente antagonista, lo hanno relegato all'inferno, nel girone dell'opposizione. I democristiani lo hanno riempito, ma nati per governare, sono disposti a tutto, anche fingere una sana armonia. La guerra cercata, le stragi di Gaza e lo sprezzante atteggiamento di Netan, hanno scatenato reazioni spesso violente, non paragonabili a quella israeliana. Altra divisione all'interno della sinistra, già frantumata. Le (tante) posizioni assunte nei confronti del tentativo di pace proposto da Trump, contestato spudoratamente dall'Unione Ursula, con Putin in vigile attesa, confermano il fallimento di questa edizione europea. Torno velocemente a Rimini dove non chiudono solo le attività turistiche e 15 negozi al giorno, ma anche la storica società calcistica. Melucci nello sfogo settimanale su Chiamami Città, ha tentato (inutilmente) di salvare l'incomprensibile assenza politica.

