lunedì 31 gennaio 2011

Equilibri

Nel centrodestra riminese è ritornata di moda l'espressione dorotea degli Equilibri, serve per spiegare una strategia alla Del Neri per l'incapacità perseguita di trovare un candidato che punti alla vittoria in uno scenario cittadino più haitiano che romagnolo. La battaglia senza esclusione di colpi tra il 30% di Renzi ed il resto del partito ha portato alla conclusione che è meglio tentare di perdere piuttosto che correre il rischio di farlo vincere, rompendo gli Equilibri tra le varie componenti che garantiscono la segreteria di Lombardi, lo scontro tra aennini ha incasinato ancor più una situazione al limite del grottesco, Gioenzo s'accredita di 1600 preferenze, se corre come candidato sindaco, può distribuire il malloppo su almeno quattro/cinque camerati/amici, con il rischio d'avere in caso di sconfitta un gruppo consiliare di perdenti ma comandato da lui, nel caso, non contemplato, di vittoria, sarebbe perfino peggio. Lo costringono a correre nel gruppo, al massimo ne potrà eleggere uno/due, dopo qualche tempo sarà cotto al punto giusto ed entrerà nel folto gruppo dei pensionati, aprirà un blog, non potendo fare una lista, pena l'esclusione dal partito, come recita il regolamento pidiellino. La differenza tra le due sponde è evidente, sulla riva sinistra(?)decide Vasco ed è per loro una grande fortuna, usa personaggi al limite ma di cieca obbedienza, ha imposto Nud e Crud che nel partito in versione normale aveva la stessa forza di Lombardo, riuscirà perfino a farlo eleggere Sindaco, facendo morire dalle risate Caligola, la Città sprofonderà nella categoria che le compete: escort del turismo.