lunedì 24 gennaio 2011

Indifferenti

Quando vedi quello sguardo senti subito che ti compatiscono. Non capiscono perché lo fai, cosa ci guadagni a cercare di cambiare le cose. Rifiutano il volantino che gli dai. Non firmano per l'acqua pubblica o per l'aria pulita o per la salvezza di un parco cittadino. Se denunci i guasti italiani non ti ascoltano, i loro occhi ti trapassano come un laser. Hanno fretta, hanno sempre fretta. Passano oltre come se fossi un mendicante molesto.Ti dicono graziegraziegrazie (i più gentili) senza neppure ricambiare lo sguardo. Domani, per loro, è sempre un altro giorno che DEVE essere uguale agli altri. Nulla deve turbare la loro pace, qualunque cosa significhi pace, anche pace eterna. Hanno accettato tutto, da Andreotti a Craxi a Berlusconi passando per D'Alema e Bossi. Hanno preso la pillola blu, forse per sbaglio, forse per bisogno di sicurezza. Ma quanti sono gli indifferenti in questo dannato Paese? E come è possibile smuoverli? 
Talvolta mi chiedo chi me lo fa fare e, tra le tante ottime ragioni...

               
                                    Una è quella di non diventare come loro


Stefano Francesco Piva