giovedì 13 gennaio 2011

Le Fogne di Magrini

Salgono all'onore della cronaca le Fogne di Magrini, altro saldo di fine legislatura, dopo il patetico tentativo di onorare un decennale impegno con gli elettori ed adottare il Piano Strutturale a fine mandato, facendo infuriare perfino una docile opposizione. Potremo  consolarci con la raccolta delle figurine del Piano Strategico, 300 volti nuovi, semi ed antichi come noi, compreso Pizzaballa. Nel ristorante del Palazzo, in attesa di trasferire la Giunta al Borgo nel locale più adatto, hanno apparecchiato una decina di tavoli di confronto: cultura, scuola, fogne, urbanistica, mobilità, il menù della Casa è assortito, non si era mai verificata una simile dimostrazione d'incapacità politica, personale e collegiale. L'ultima cazzata è presentata dal fedele di Melucci, dovrebbe servire per tacitare i gonzi in campagna elettorale, come quella della scogliera scapozzata ma non troppo, che ha fatto inorridire perfino il progettista. Basta ricordare cosa è successo qualche anno fa, quando il mitico Arlotti, grondante di sudore come avesse scalato un Barbotto, presentò con enfasi e conto milionario il Piano Regolatore delle Fogne. Tiziano è ancora presente, stanco per il successo nella campagna democrat, ci piacerebbe sapere cosa ne pensa, se ha già fatto l'accordo con Nud e Crud, risparmi la risposta. Poi, sarebbe da ricordare la storia delle Vasche di Prima Pioggia che dovevano ridurre gli sversamenti in mare del 70/80%, anche questa venduta da giornali di casa e siti premurosi con grande pubblicità, amplificata dalla famosa Ditta Inglese che aveva ripulito il Tamigi, della quale nessuno parla più, eppure  promozione e patacate assortite ci sono costate 50 milioni, tre Seminari.
P.S.
Gent.ma Maria Cristina Gattei,
troviamo perlomeno strano il tuo entusiasmo, non farci sospettare, ci prendiamo sempre, cambiate almeno denominazione da "BASTA a PER SEMPRE "