mercoledì 5 giugno 2019

Centomila

Cento mila sono parecchi per un dirigente di una cittadina come Rimini ma è quanto beccava l'attuale assessore alla cultura che dopo aver fatto il Dirigente per quella cifra invece di andare in pensione per limiti di età è stato cooptato dalla Giunta attuale ad assessorare la Cultura posto lasciato vacante dal dimissionario Pulini. Non capisco ma mi adeguo: non capisco cosa c'entri con la cultura che è storia, letteratura, filosofia, arti visive etc., un dirigente comunale over 65 che si è interessato di musica e teatro ma non ha i fondamentali che ti garantiscono studi superiori in materia essendo laureato ritengo poi in età adulta in scienze politiche indirizzo economico ed avendo intercettato la Cultura a sentir lui perché avrebbe superato un esame da bibliotecario o cosa simile...bah! Comunque il neo assessore Piscaglia fa quello che non era concesso a Pulini si reca sul luogo del delitto in cui a dire di Rimondini professore riminese per antonomasia che... conosce il numero esatto dei mattoncini della chiesa degli agostiniani per dire di come la sappia lunga, luogo in cui a dire di Rimondini sarebbe stata brutalizzata un'opera del Brunelleschi architetto rinascimentale fra i più quotati nel suo giro di allora diciamo, "il più grande" afferma Rimondini; comunque sia parliamo di Castelsismondo. Notizia d'ieri il citato zerb uhm... il citato Piscaglia, l'ingegnera comunale complice della sodomizzazione dell'opera in cui secondo Rimondini vi sarebbe la mano di Brunelleschi, ed ovviamente Gnassi (v.do foto in posa tipo Sgarbi) sono andati a fare un sopralluogo per poi riferire alla città che anche il parcheggio sotto la ex rocca salterà per fare il posto a... un prato. Spariscono altri parcheggi per restituire com'era dov'era ai riminesi una fortezza medievale-rinascimentale che tanto utile sarà (!) con tanto di fossato si sa mai a qualcuno venisse in mente di assediare la città (personalmente non credo che il castello avesse un fossato ma semplicemente uno sterrato sul lato occidentale quantomeno, comunque). E il bello è che ricorre la solita retorica delle lamiere delle auto, della restituzione, e che ovunque sono state fatte queste operazioni è stato quasi sempre per celare finalità occulte ma io non lo dico che il fine è far sparire i parcheggi lo sento dire e lo riporto ma non ci credo, dicevo ovunque questi prati non li calpesta nessuno e servono appunto o a farci pisciare i cani e a tener lontane le auto dal centro amen.
 Zobeta