venerdì 7 giugno 2019

Chiacchiere e Distintivo

L'incipit è contro la corrente del Blog; Lucio Paesani mi è simpatico. Appartiene alla foltissima schiera degli innocenti colpiti dalla giustizia terrena. Ci siamo conosciuti dopo un periodo turbolento di annusamento reciproco. Il presidente del Consorzio del Porto,spiega ai microfoni di Tempo Reale (Curia per Gnassi) come si è arrivati a definire la Molo Street Parade del 2019. Il bando è andato deserto ma il Consorzio ha presentato manifestazione d’interesse a trattativa diretta. Occorre spiegare che la città non è avvezza ad usare i normali strumenti per l'aggiudicazione di gare di pubblico interesse. Il Psbo e la Spiaggia insegnano. Ricordatelo cittadini al momento del voto che lo spostamento di cento metri della merda in mare, lo paghiamo (forse) solo 230 milioni. La Tav costa, al metro, di meno. Ogni anno con la Molo perdiamo tra i 30 e i 40 mila euro” spiega Paesani “ma non abbiamo scopo di lucro, siamo imprenditori e andiamo avanti perché abbiamo a cuore l’evento e l’indotto che crea per la città“. “Si parla di economia, prosegue amareggiato, perché a Rimini c’è sempre una lotta contro tutto e tutti? Si cerca di mettere sotto una falsa luce: nessuno ci lucra ma ne traggono beneficio in tanti. Se ci fosse dietro tutto questo business il bando non sarebbe andato deserto. Insomma siamo la città di chiacchiere senza distintivo. Non stiamo parlando del Museo del Centro Storico ma di una delle due feste del Capodanno Gnassiano. Quest'anno la banchina portuale verrà trasformata in uno stadio con biglietti e tornelli. Calma Lucio è l'ultima festa.
M.Lugaresi