giovedì 20 giugno 2019

Il Regalo

Salvini è stato ricevuto da Trump. I titoli delle marchette dicono che ha " regalato" l'Italia. Giusto, prima eravamo fedeli sostenitori della Nato..russa. Renzi tentò invano di accarezzare i potenti capelli al vento. Se fosse successo, anche Donaldone sarebbe diventato quasi..democratico. Nella lotta (libera) contro i mercati che infastidiscono l'America, il presidente, sicuramente rieletto con larghissimo margine a dispetto della Hollywood cinematografica, ha voluto ricevere il personaggio che più gli assomiglia, all'interno della cadente unione. Deutsche Bank ha in pancia tanti di quei titoli tossici che hanno provocato fastidio alla Merkel. Gli "astemi" della Ue stanno in rigoroso silenzio. Il problema è il nostro deficit. Ma andate in osteria. Trump vede l'asse franco-tedesco come temibile competitor ed assolda tutti quelli che gli servono. Definire Salvini come un diverso, significa sconfinare nella mistificazione indecente. Solo Craxi e Andreotti ebbero il coraggio di fronteggiare l'America. Bettino pagò per tutti e due. La stampa legata al carro del Pd&Palamara, reagisce volgarmente alla visita di Salvini. Ricordate un leader italiano, eccetto i due nominati, che non abbia strisciato ai piedi e baciato le mani del presidente di turno? Ci hanno trattato sempre come zerbini (samu non c'entri), occupando terreni e postazioni con la scusa di una minaccia ..sovietica. Abbiamo ancora arsenali atomici pronti all'uso. Il nostro aeroporto prima di essere disastrato dall'elite politica della città, senza colpe accertate, è stato un punto della difesa atlantica. Tra America e Europa i consigli degli esperti dicono sia più prudente attaccarsi alla parrucca di..Donald.
M.Lugaresi