lunedì 10 giugno 2019

Piccola Grande Vergogna

Nelle passeggiate, suggerite dal medico, ho subito interpretato la figura dell'umarel controllore dei lavori. Parlo dell'arredo urbano sul porto e precisamente della (piccola) aiuola che separa la zona portuale di piazzale Boscovich dalla strada. Per essere precisi parlo della porzione compresa tra il cancello d'accesso al porto fino all'ancora del monumento ai Caduti del Mare. Due anni fa vidi rimuovere la vecchia struttura di contenimento, mi sarei aspettato, visto l'intervento radicale, una roba da Museo del Centro Storico. Con grande (bugia) stupore, l'aiuola venne ricostruita esattamente nello stesso posto con i vecchi materiali. Non sono stato l'unico ad osservare l'assurdità. Mi sono sintonizzato sulle frequenze di radio banchina ed ho potuto ascoltare che la frase più gentile espressa dagli altri "umarel" era lo spreco di soldi pubblici. L'antica struttura era ancora perfetta. A distanza di due anni si procede con un'altro intervento radicale. Sono costretto a sostenere che in questa città, dove il Pd ha eretto un muro curiale a difesa delle poltrone, abbiamo oltrepassato il limite della corretta amministrazione. E' andata di lusso con Aeradria. Qualcuno ha detto che: tanto paga l'europa. Per come la penso, sembra perfino un'aggravante. Anche se l'avesse concesso Moscovici è sempre un finanziamento che dobbiamo restituire. Una piccola macchia sul vestitino sindacale che smentisce i blog curiali e ciellini inneggianti la grandezza del Principe. Mi piacerebbe che qualche dirigente del settore spiegasse le ragioni, senza prenderla alla larga... con me. Esiste una ragione per un comportamento simile? Sono un credente del primato della politica ed ho sempre sostenuto che Gnassi nell'acquitrino riminese ci sguazza comodamente. Ho l'impressione, maturata in certezza, che abbia contratto l'abitudine a ..strafare. L'intervento per quanto inspiegabile, andava fatto d'inverno per non bloccare il traghetto che "unisce" S. Giuliano in agonia con il lungomare delle feste. Una città divisa tra una (piccola) parte nobile e l'altra destinata a morire a 22 euro, colazione compresa. 
M.Lugaresi