martedì 4 giugno 2019

Il Fallimento

Della presunta rivoluzione pentastellata. In tanti (milioni) ci hanno creduto, spinti dal desiderio di rivoltare un paese dove si sta consumando anche lo scandalo (nascosto) della casta giudiziaria. Il Csm, camera di compensazione e gestione della più delicata espressione costituzionale, sta saltando. Avete capito in quale partito albergano i referenti dei giudici? La Lega ha consegnato a Travaglio il ministero più delicato. E' andata bene, si è dimesso solo un sottosegretario. Mi fermo, terreno pericoloso. Forse ne sentiremo delle altre, Il premier Conte ha indetto una conferenza stampa allucinante. Perfino Zingaretti avrebbe fatto meglio. Cosa vuole? Si accorge di essere un semplice prestanome di una malriuscita maggioranza? Nessuno lo conosceva prima, come Toninelli. Non è stato eletto, solo scelto dalla piattaforma bloccata all'80% delle preferenze. Da qualche tempo la bizzarra lotteria grillina le sbaglia tutte. Di Maio è irritante nelle sue "uterine" polemiche. La moglie che rimbrotta il marito fedifrago. Ho l'impressione che dopo la sbornia pentastellta il paese si rivolgerà ad una dualistica rappresentazione, molto diversa dalle alternative passate. Destra, con varie sfaccettature, contro un centro molto frequentato. Non è quello (deserto) di Rimini. I grillini saranno inseriti nel girone dei rimandati a quando diventano grandi. Avrete notato che la stampa italiana ha cessato di ironizzare sul toupet di Trump o sulle uscite politicamente scorrette? E' già sicuro vincitore della prossima tornata. Se avessimo commentatori e consiglieri del Pd intelligenti avrebbero capito di interrompere la solfa papale dell'immigrazione assistita con i nostri soldi. I muri non sono sempre soluzioni valide anche se valicare quello enorme del Vaticano è quasi impossibile. Salvini ci ha provato, convinto, come tanti che la scommessa era da accettare. Il dilemma salviniano è atroce: meglio il Banana o..Gigetto?