sabato 30 novembre 2019

Anonimo

Per una settimana, causa incombenze familiari, ho percorso più volte la superstrada di S. Marino. Incassati sei verbali, avendo superato di qualche chilometro il limite dei 70. Ho sbagliato e versato il dovuto. Mi sono inserito però tra i finanziatori del Psbo e delle panchine del Parco..del Mare. E' normale che in gran parte della cosiddetta superstrada ci sia, quando va bene, il limite succitato? Nel tratto Coriano dove ho preso le multe e foto tessera, chi doveva tutelare il territorio, ha permesso la costruzione di una città, poi abbandonata, trattando la strada super al livello di un viottolo campagnolo. Oggi la usano come bancomat per le risorse. Vorrei che quei soldi finissero in un fondo speciale per le vittime della strada. Siamo anche in questa categoria tra le prime città d'Italia. I ciclisti sono i privilegiati. Sarebbe corretto che prima di questi rilevatori-salvadanai ci fosse la segnalazione della velocità. Ridurrebbe il numero delle contestazioni e la corsa. Ho letto che anche il comune di Rimini, visti gli incassi del MetroSanti, si accinge ad istallare un paio di autovelox sulla superstrada, con la scusa che hanno beccato un folle che andava ai 155 km all'ora. Quando saranno in funzione, la stragrande maggioranze delle multe riguarderanno violazioni provocate dalla disperazione per le file, come nel mio caso. Però permetteranno al Delfino in Giunta di pavoneggiare i suoi incassi da fotografo stradale. Come ha ben rappresentato Lugaresi in un articolo su questo blog, dovrebbero realizzare sulla statale 72 un sistema di rotatorie per risolvere le tante problematiche. Provocheranno velocità minori e tempi di percorrenza decenti. L'alternativa è smontare il giochino a Santi 
Anonimo