sabato 23 novembre 2019

Io Sono Gnassi e ..Voi

E' il manifesto di Rimini. Non compare ancora, eppure è quello più adatto alla filosofia regnante, grazie alle prescrizioni. Finiti gli accattivanti slogan, il Signore usa, per mostrarsi figlio del popolo romagnolo anche un erudito dialetto. Gli avversari aumentati di numero, con le scissioni delle liste usa e getta, hanno portato la maggioranza comunale nelle mani sapienti di Matteo..Renzi. Per i bagnini vanno bene tutti, hanno le dune in difesa su entrambe le spiagge. L'altro Matteo rappresenta il Male, così come Riccione viene sardinata per avere compiuto la rivoluzione politica in tempi non sospetti, di averla riconfermata e di apparire ancora un meta turistica attraente. Cercano di affossarla su pista protetta. I cittadini cominciano a chiedersi quanto ci costerà il giochino di Santi. Ricordo che tanti anni fa, l'Ing Dalprato direttore artistico nominato dopo il fallimento degli altri quattro, con compensi milionari, ci raccontò che il costo di gestione annuo sarebbe stato di circa 6 milioni. Allora però paventavano mezzi moderni non le scalcagnate vetture di Riziero. Un altro debito come quello del teatro dei seicento. Ci sono sempre gli scout che possono ripianarli. Come salite sulla macchina vi immortaleranno. Jamil il delfino mancato, ancora fedele agli ordini, sostituirà il capo all'opposizione. Se cade la Stalingrado d'Italia crolla il muro del Pd. Potete prendere i pezzetti di quelli costruiti per preservare la più stupida, inutile, costosa opera di queste legislature. Il Teatro al confronto è una necessità sempre per 600. Hanno risparmiato sulle fermate. Così imparate a correre.