sabato 30 novembre 2019

Bella Idea

Una bella idea quella di Beppe Grillo. Le proposte, le energie, l'impegno di cittadini prestati alla politica, raccolte, incanalate e spese per la società; una democrazia diretta, senza i lacci e lacciuoli dei vecchi partiti. Era una bella idea prima che "uno vale uno" diventasse uno vale l'altro; prima che il movimento, da ricettore di Capitale umano, diventasse il ricettacolo dei vizi capitali dell'animo umano. Le pulsioni hanno prevalso; gli istinti hanno preso il sopravvento, e il "grillismo" inteso come soddisfazione dei Propri bisogni, è diventato il vero nodo (scorsoio) del contendere. Ha inaridito e inacidito la base, ha evaporato anni di lavoro e di meetup, non ha creato né un ricambio all'altezza e nemmeno i presupposti per crearlo. Le tante, troppe occasioni sprecate, non sono un caso, ma le conseguenze derivanti dai limiti politici della prima (l'ultima ?) mandata grillina, quella che ancora oggi rappresenta la mente del movimento. Una nuova ristretta e ondivaga oligarchia, scollata dal territorio da cui trae origine, scientemente e precipitosamente abbandonato, come un esercito in rotta, nelle mani di piccole batterie di sbandati. A Rimini le prime incomprese avvisaglie delle affamate figure senza arte ne parte, politici di terza mano, faccendieri e arrivisti che ne hanno preso e preteso il controllo territoriale. Reich protector, magnanimi dispensatori degli agognati biglietti vincenti della lotteria stellata. In Romagna ora c'è Una X difficile da apporre (R.Urbinati docet); il "male" della Lega o il "peggio" che propone il comitato d'affari ? Lo sprovveduto movimento, diviso tra il bisogno di "ferie" coatte e le voglie di recital delle sue comparse lautamente remunerate, dopo l'esito del voto della piazzola, correrà zitello. Come palline di Mercurio di un termometro in pezzi, i nani e le ballerine si sparpaglieranno in tutte le direzioni, in attesa che al foro Boario Bolognese si aprano le contrattazioni. Con Paperino e Paperoga in campo, Macchia nera e la Banda Bassotti avranno gioco facile. (Si rischia l'accusa di vilipendio... di cadavere). L'importante è partecipare, come si usa dire a Rimini, dove "Uno su mille ce la fa" è lo slogan impresso sul biglietto da visita di chi sa come va il mondo... di mezzo. Oltre tredicimila le procedure di appalto, nessuna contestazione; questa l'accorata (e ancorata) difesa del suo regno, e del FU, ciambellano di corte, del Principe Gnassi di Rimini; qualcuno potrebbe eccepire ma non lo farà. Vi è un prima e un dopo... le intercettazioni Milord; zero su tredicimila o due su due ? Anche sull'Umbria dicevano splendesse il sole dell'avvenire; era un neon. Maledette intercettazioni. 
P.s. è "colpa di Grillo" ovviamente.
 Il Santo