mercoledì 6 novembre 2019

Dopo Conte

C'e Conte. La plastica paura di Bonaccini sta contagiando i resti del Pd. Dicono, usando la (loro) visione della Costituzione che il prossimo governo può essere uguale a questo, con un altro Conte. La Champion della democrazia rappresentativa e dei voleri del popolo. Esiste però, almeno da noi, un mondo legato al regime piddino. Ho provato a descriverlo ma è molto più variegato di quanto possa apparire in una città che ha partorito per prima una accozzaglia simile. Una fetta della minoranza è legata da decenni al partito di governo locale. Vale ancora il patto stipulato da Bersani al Meeting: localmente si vota Pd, La regione è compresa. Nella nostra Carta non esiste un articolo che poteva prevedere l'arrivo di un oscuro avvocato conosciuto nello Stato Vaticano da Parolin, per interpretare il ruolo di Primo Ministro di una coalizione minoritaria. I nostri Padri Costituenti avevano cose molto più serie da legiferare. Dopo Renzi la caduta della politica è stata rapidissima. Ha sdoganato il peggio. Non ha ancora finito. L'invenzione di un partitino che diventa decisivo è possibile solo in un paese del ca... Vogliono il maggioritario per continuare a sperare. La formula presente, pur con le limitazioni, permetterebbe a Salvini di stravincere. Non va bene. Occorre fermarlo. lo dice Repubblica. Quando perdono, rubano anche il pallone. A me, incallito juventino, il pelato riverginato dall'interismo perdente non è mai piaciuto. Figuriamoci la controfigura vaticana!!