martedì 19 novembre 2019

Come Dire.... Oriali

Siamo all’epilogo. Tra meno di 2 anni si voterà per le elezioni comunali. Capitan NIASSI conduce la giunta come fosse una squadra di calcio. Lui il regista, golden boy, faso tutto mi e gli altri a portargli le palle buone o a difenderlo da marcature troppo aggressive (anche se il capitano in questi 10 anni ha potuto godere di un’opposizione più collaborativa, che efficace per cui ha potuto fare il c… che ha voluto, libero ed indisturbato). Pilastro della squadra del RIMINING è il fido mediano Jamil che in lingua araba significa bello, attraente, grazioso. In realtà ha sempre sofferto del carisma del capo, del quale in questi anni ha appreso il gesto, la postura, il modo di gesticolare, i capelli d’argento ed il famoso intercalare “COME DIRE”, che è usato abbondantemente da capitan Niassi quando spiega gli schemi di gioco del Rimining agli assessori, ai consiglieri, ai cittadini, (ed anche a Indino ora che è presidente del CAR), incontenibile quando attacca la solita solfa del puntino sull’Adriatico, del SOFTWARE e DELL’HARDWARE, di Friburgo, delle cuciture e ricuciture, dei dialoghi della Rocca con il teatro, dei funamboli, dei nani, delle ballerine, di Fellini, della VISION ecc. ecc… insomma la solita pappardella con la quale per 10 anni ci ha triturato le orecchie. Ora siamo al BERNABEU. Nell’82 Bearzot poté contrare su Oriali, sempre lì, sempre sul mezzo per contrastare l’argentino Maradona, il brasiliano Zico, il polacco Boniek, il tedesco Rummenigge. Capitan Niassi invece avrà il mediano Jamil. Per ora lo fa COME DIRE spolmonare ad inseguire il TRC, ad irridere e spernacchiare i commercianti del centro storico, a spiegare una viabilità allucinante, ad inaugurare decine di autovelox, a dire che il trasporto pubblico o i parcheggi non sono un problema, che col tubone (con buona pace di Sergio Giordano e del suo cane) la merda in mare e gli allagamenti spariranno come per incanto… Insomma il solito consolidato ed ormai logoro schema di gioco che non convince neppure i bambini dell’asilo. Purtroppo per capitan Niassi la musica è cambiata. Si deve rassegnare. Sindy, come lo chiamano gli amici più fidati (anche zio Melucci, suo allenatore in gioventù, forse si è pentito di averlo incoronato sindaco), non è Bearzot, il Rimining non è la nazionale dell’82 e Jamil, così spompato, non è Oriali, e manco per niente il successore del suo capo. IL CAPITANO quello vero, sta per scendere in campo anche a Rimini. Per cui le pacche sulle spalle, le giacchette attillate e alla moda, le camicine bianche di Piccadilly, i passettini di danza al gay pride e la nuda e cruda piada con le sardine non basteranno più. Siamo al fischio finale del tutti a casa… GAME OVER. 
 Don Camillo