martedì 5 novembre 2019

I Negativi

Le statistiche dicono che nel riminese hanno chiuso i battenti poco meno di 2.000 imprese commerciali. Un saldo negativo che, tenuto conto degli esercizi aperti da extra comunitari, arriva a 3.000 unità lavoro perse. senza contare le copresenze aziendali, personale, soci. Un dato che le ancelle della propaganda non hanno strombazzato come due buche nel Viale Ceccarini. Diranno che sono le evoluzioni del mercato. Quello ambulante ne ha fatte tante di ..evoluzioni. Pochi sono riusciti a trovare una collocazione diversa. La maggioranza delle attività aperte da extracomunitari è economia marginale, ricavi bassi ed orari infiniti. Anche in questo caso siamo agli sgoccioli. Torniamo ai 3.000 scomparsi. Non si può parlare di un assestamento, quelli che continuano a lavorare sono in attesa della pensione, per chiudere. I rappresentanti all'Indino, fanno finta di niente, evitando la discussione. Perchè il presidente di Confcommercio non chiede ai colleghi della C.G.I.A.di Mestre,  se è frutto della crisi o del mercato o quanto sia attibuibile agli elementi negativi del sistema Rimini (viabilità, turismo, burocrazie, incertezze, ecc.), sempre negati dal vostro eroe Gnassi. Stessa analisi, potrebbe farla la Cgil con l'istituto di ricerca dei lavoratori, oppure gli industriali. Si apre un confronto serio. sarebbe la prima e (forse) l'ultima volta.