domenica 16 febbraio 2020

Gimmi Baldinini

E ogni volta che passo davanti al negozio di Baldinini chiuso da un anno circa che vendeva scarpe costose ma meravigliose penso fra me "torna a casa, Gimmi, dai a Rimini una seconda chanche!". Cosa trovi a Mosca, Hollywood Boulevard... agli Champs Elysées che non trovi a Rimini!?" Ma quest'ultima domanda è evidentemente retorica in quanto in questi luoghi di shopping Gimmi, esiliato da Gnassi in terra straniera e lontano dai suoi luoghi natii evidentemente "trova" e si fanno vanto le municipalità di avere le sue boutique. E come al solito mi trovo a meditare sugli errori altrui (Gnassi) che ha ridotto il centro un luogo spettrale salvandosi solo ormai la parte di nord, quella che mena all'amato borgo ove suo fratello ha due o tre ristoranti. E che egli ha fatto di tutto per inglobare nella città e ora sono sono forse centinaia i negozi sfitti o in vendita una strage silenziosa che si è consumata nel disinteresse di chi avrebbe dovuto battere i pugni sul tavolo non faccio nomi Giann'indino Confcommercio ma non solo tanti altri avrebbero dovuto bloccare il Re Sole quando egli procedeva a distruggere il commercio in centro per farne una città dove non turisti ma escursionisti di un giorni zotici che distrattamente guardano monumenti 10 minuti senza capirci una cippa e dove è vietato fare shopping. E lancio un appello anche a Re Giorgio che ci ha abbandonati contestualmente al forte ridimensionamento della presenza russa per via della questione delle lettere di poltronaggio o "patronage" se vogliamo dirla alla francese i cui nodi stanno venendo al pettine questi giorni con le udienze in Tribunale per il fallimento dell'aeroporto, un appello perché riveda la sua decisione e ci benefici di fare shopping nei suoi meravigliosi atelier con capi eccezionali anche se non esattamente per tutte le tasche e i russi che stanno tornando grazie alla nuova gestione dell'aeroporto che faticosamente risale la china dopo la chiusura non chiedono che di Gimmi, di Armani e di tutte le firme che ci hanno abbandonato e tutta la città specie a levante è solo vetrine chiuse affittasi vendesi ci siamo trasferiti a, e il sindaco mai speso una parola continua nella blindatura del centro nella eliminazione dei parcheggi nell'isolamento dai flussi d'auto unico parcheggio rimasto sarà un caso quello davanti ai ristoranti del fratello, maaaah! E se posso coinvolgere persone lontane ormai dalla scena politica mi fa specie che il dottore Chicchi che ha la sue radici nella parte sud della città e la dottoressa E. Marchioni che pure è incardinata diciamo così in quella zona non si spendano per questo fenomeno abominevole.
 In foto 10 su 300 delle vetrine chiuse. 
S.A.