mercoledì 12 febbraio 2020

Santo Cielo

Santo cielo Bonaccini comunica i nomi della nuova Giunta regionale "uno ogni tanto", una procedura anomala, si fa l'esecutivo e poi lo si presenta alla stampa così accade sempre per i governi locali o nazionali ma non in questo caso. E questi nomi espressi a rate lungo 3 settimane o forse più dimostrano il contrario di quello che il Presidente che succede a se stesso afferma: ossia che ogni nome è pesato e soppesato, secondo rapporti di forza, voti presi, apporto di voti all'elezione di Bonaccini stesso, diktat, pretese di lobby che abbiano contribuito o no alla elezione ma che vogliono un loro nome in nell'esecutivo regionale per consuetudine vecchia o o recente. Anni fa mi colpì la dichiarazione dell'ex M. Rettore dell'Università di Bologna che teoricamente con la Giunta dovrebbe non entrarci. Ma egli affermava che era un diritto dell'Università indicare un nome che io ritengo sia stato poi nella Giunta Bonaccini2014 la (involatasi poi per Strasbourg) Elisabetta Gualmini vice di Bonaccini e di estrazione ed origini Unibo. La Schlein prende il posto della Gualmini come vice, indicata molto probabilmente per me dall'Europarlamento e forse da Sassoli per "affinità culturale", se posso fare illazioni molto azzardate ma per me non lontane dal vero, e ovviamente per altre ragioni coprendo forse anche il nome-quota Unibo o non so ancora vedremo. Comunque sia: nemmeno 35enne, nata a Lugano da padre americano, e vissuta a Lugano, ex Europarlamentare e con natali molto, molto buoni: queste credenziali spiegano la sua designazione più che i tanti voti presi. L'Europarlamento che entra come è normale negli affari Italiani visto che siamo Unione di Stati indica o promuove come minimo oggi un nome per le giunte delle Regioni più importanti specie poi in elezione importante come questa per i risvolti nazionali e la massiva presenza mediatica, quindi altro soggetto da soddisfare al quale ovviamente non puoi dire no. Ed i posti in Giunta non sono poi tanti e le lobby da accontentare sono invece un'infinità quindi ogni nome che entrerà dovrà coprire più "quote" lobbystiche perché tutti siano soddisfatti ed il cerchio sia quadrato. Bologna Città stessa vuole un assessore ma anche le due città più vicine Modena e Reggio, come la Romagna... come poi chiunque abbia contribuito a questa vittoria ossia tutto un mondo che si è attivato da Brussels a Bologna a Roma perché non si perdesse l'Emilia Romagna. Si deve poi tener conto di fattori mediatici contingenti e non, delle predette influenze dell'UE, del PD ovviamente. Aspetto mediatico: ossia cosa consegni ai media, quindi "green", "gender" che deve andare d'accordo con la Chiesa e tutto quello che è proprio del momento attuale deve essere preso in considerazione in questo esecutivo che finalizza una campagna elettorale estenuante come una nazionale. E questo spiega queste nomine lunghe nei tempi, con nomi dati a rate e non la consuetudine di fare la Giunta e presentarsi alla stampa che poi sarebbe stato lo stesso perché trattative serrate secondo il peso e i desiderata di tanti, troppi, ci sarebbero state egualmente ma questa procedura dello stillicidio di nomi palesa il meccanismo e mostra che dietro le quinte va in scena la solita Italia della spartizione delle poltrone e anzi forse depone per una trattativa ancor più difficile.
 In foto per errore di cui mi scuso la Petitti esponente post comunista riminese invece della Schlein. 
A. Zobetta