martedì 18 febbraio 2020

Pennellata Uno

La prima pennellata: leggere che il presidente dei cosiddetti industriali di Rimini e dintorni plaude alla nomina di un assessore ravennate nella Giunta Bonaccini, che si distingue per essere la più a Sinistra di qualsiasi altra in precedenza, fa cadere le braccia! A saper leggerla, quella sperticata lode del Maggioli "giovane" a favore di un assessore di sinistra, appare di fatto per quello che è: una marchetta, un'interessata piaggeria politica, un servizievole atto di sudditanza per finalità che non conosciamo, ma che possiamo solo immaginare. Avrebbe dovuto evitare di apparire così appiattito su posizioni politiche che Confindustria dovrebbe invece contrastare se intendesse davvero rappresentare gli interessi delle imprese e del cosiddetto padronato legittimamente contrapposto alla Sx. Chissà se invece, fregandosene dei propri obblighi di rappresentanza sindacale, non abbia voluto segnalare una personale disponibilità, un'acquiescenza politica o, peggio ancora, una sudditanza al partito di Zingaretti in vista della prossima scadenza elettorale amministrativa del Comune di Rimini. A pensare male, come diceva il mitico Andreotti, ci si azzecca. Nel caso in esame, il dubitare della personale coerenza comportamentale è tutto fuorché inopportuno. 
Don Camillo